L'industria videoludica moderna deve un debito enorme a una scelta tecnologica che oggi potrebbe sembrare banale, ma che negli anni '90 ha letteralmente plasmato il futuro del gaming. La decisione di Sony di adottare i CD-ROM per la prima PlayStation non solo ha rivoluzionato il mercato console, ma ha anche convinto diverse software house a entrare nell'industria dei videogiochi. Tra queste c'era FromSoftware, all'epoca una sconosciuta azienda di software business che avrebbe poi creato alcune delle serie più iconiche e influenti degli ultimi decenni. Senza quella scelta, probabilmente non avremmo mai visto nascere Dark Souls, Bloodborne, Elden Ring (acquistabile qui) o Armored Core 6: Fires of Rubicon.
La rivelazione arriva direttamente da Shuhei Yoshida, ex presidente di Sony Interactive Entertainment, che durante un'intervista al podcast Your Perfect Console condotto da Simon Parkin ha svelato i retroscena di quel periodo cruciale. Yoshida ha spiegato come FromSoftware, che fino ad allora sviluppava esclusivamente software per il business, abbia visto nella tecnologia CD-ROM un'opportunità troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. La possibilità di produrre giochi in modo più economico e rapido rispetto alle cartucce rappresentava una barriera d'ingresso drasticamente più bassa per chi voleva entrare nel mercato videoludico.
"Alcune compagnie come Atlas hanno visto l'opportunità nei CD-ROM, perché erano molto più economici da produrre e più veloci da fabbricare", ha dichiarato Yoshida. "Non dovevano aspettare due o tre mesi per rifornire i loro giochi se avevano successo, i CD-ROM potevano essere consegnati in tre o quattro giorni." Questa flessibilità produttiva ha completamente cambiato le dinamiche di rischio per gli editori emergenti, permettendo anche a realtà più piccole di competere con i colossi già affermati.
Il contesto competitivo dell'epoca non era semplice per Sony. Il Sega Saturn, principale concorrente della prima PlayStation, aveva dalla sua l'esperienza consolidata di Sega nel mercato console. Tuttavia, la combinazione tra le capacità grafiche 3D superiori della PlayStation e il supporto CD-ROM ha fatto la differenza. Yoshida ha sottolineato come la libreria software sia stata determinante: Bandai Namco portò titoli 3D come Ridge Racer, Capcom contribuì con il rivoluzionario Resident Evil, e poi arrivò la bomba che avrebbe cambiato tutto.
"Squaresoft rilasciò Final Fantasy VII. Quello fu il titolo più critico", ha ricordato Yoshida. L'arrivo dell'RPG più atteso del decennio su PlayStation invece che su Nintendo 64, proprio grazie alla maggiore capacità di storage dei CD-ROM rispetto alle cartucce, rappresentò un punto di svolta definitivo nella console war degli anni '90. Questa scelta influenzò profondamente la percezione del pubblico e consolidò PlayStation come piattaforma d'elezione per esperienze narrative complesse e ambiziose.
La testimonianza di Yoshida offre uno sguardo prezioso su come decisioni apparentemente tecniche possano avere ripercussioni creative enormi. Senza l'adozione dei CD-ROM, FromSoftware avrebbe probabilmente continuato a sviluppare software business e il panorama videoludico sarebbe oggi radicalmente diverso. Non avremmo avuto la rivoluzione del level design interconnesso di Dark Souls, l'atmosfera gotica di Bloodborne, il successo planetario di Elden Ring che ha venduto oltre 25 milioni di copie, o il ritorno trionfale di Armored Core 6 nel 2023.