Sony in conflitto, PlayStation e gli altri settori si ostacolano

Secondo Daniel Loeb, il principale azionista di Sony, l'azienda giapponese dovrebbe dividere il segmento Entertainment da quello Electronics. In questo modo i due settori potrebbero affrontare meglio le sfide differenti che li contraddistinguono, garantendo la protezione degli interessi degli investitori.

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a cura di Roberto Caccia

Sony dovrebbe dividere la divisione Entertainment dal settore Electronics per evitare di oscurare gli sforzi congiunti di questi due settori. Il parere illustre è di Daniel Loeb, amministratore delegato di Third Point, un hedge fund che è fra i principali azionisti del gigante dell'elettronica giapponese. Si parla di una quota del 6,5%, per un valore azionario di 1,1 miliardi di dollari.

Daniel Loeb suggerisce a Sony di dividere il settore Entertainment ed Electronics

Loeb ha deciso di esternare la sua opinione in una lettera consegnata a mano a Kazuo "Kaz" Hirai, AD di Sony, in cui suggerisce di dare maggiore indipendenza a una parte degli affari di Sony Entertainment, che include uno dei più grandi studio Hollywoodiani e una delle etichette musicali più importanti al mondo. Questo si tradurrebbe in un distaccamento dalla divisione Electronics, che oltre al marchio PlayStation include fotocamere, smartphone e TV.

"Sony ha due forti business che affrontano fianco a fianco sfide molto diverse, e ognuno di essi oscura il vero valore dell'altro", spiega Loeb nella sua lettera. Secondo l'imprenditore dividere i due settori porterebbe un'iniezione di capitali e al tempo stesso assicurerebbe la protezione degli interessi economici degli azionisti.

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Shiro Kambe, un portavoce di Sony, ha spiegato in un comunicato che l'azienda è concentrata nel creare un valore per gli azionisti eseguendo il proprio piano per rivitalizzare e far crescere il settore Electronics, rinforzando al tempo stesso gli affari del segmento Entertainment e finanziario. Tuttavia Kambe ha sottolineato i ripetuti proclami di Kaz Hirai: Sony Entertainment non è in vendita e contribuisce significativamente a tutta l'azienda. Quale strategia si rivelerà corretta?