Come un gatto che si muove nell'oscurità
Perfettamente a suo agio tra le tenebre grazie alla sua vista speciale, lo spietato Riddick ama muoversi furtivamente nell'oscurità ed affrontare i nemici corpo a corpo. Sono questi i punti salienti di Assault on Dark Athena, simili a quelli che caratterizzano il precedente Escape from Butcher Bay. Il gameplay prende le distanze dalla massa degli FPS: niente mitragliatrici, granate o lanciamissili, Riddick fa affidamento sulle sue affilate lame, e finisce i nemici in modo tanto violento quanto sanguinario. Armato delle sue famose Ulaks (due lame ricurve), Riddick trancia arterie e gole con estrema disinvoltura, mostrando il suo proverbiale sangue freddo. Oltre che su taglienti armi e movimenti felini, Riddick può contare sulla sua vista speciale che gli permette di muoversi agilmente anche nella più totale oscurità.
Nella prima parte del gioco, dovremo quindi avanzare con cautela nell'oscurità, osservando i turni di guardia e aspettando il momento giusto per uscire allo scoperto e colpire. Ma Assault on Dark Athena non è solo questo, infatti sono presenti alcuni elementi tipici dei veri e propri shooter, in cui l'azione si fa molto più movimentata. L'arsenale a disposizione di Riddick non è cambiato granché, eccezion fatta per un fucile che troveremo solo nella parte finale del gioco. La difficoltà del gioco non è omogenea e non cresce progressivamente durante il corso dell'avventura. Tutta la prima metà si manda giù a occhi chiusi, ma la seconda diventa molto complessa e presenta dei passaggi su cui è facile bloccarsi. Il gioco non diventa impossibile, ma ciò non toglie che la difficoltà sia stata mal dosata.