Problemi, crafting e doppiaggio

Recensione di The Elder Scrolls Online, il primo MMORPG della saga di The Elder Scrolls.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Spammer, duplicatori e bug

Gli spammer hanno infestato The Elder Scrolls Online fin dai giorni che hanno preceduto il debutto. I gold farmer, cioè gli utenti che accumulano oro con pratiche poco ortodosse, erano già all'opera accumulando decine di migliaia di pezzi d'oro poche ore dopo l'accesso anticipato disponibile con la prenotazione dell'Imperial Edition. Un bug di duplicazione ha rovinato l'economia dopo una sola settimana, e spammer e gold farmer si sono evoluti per restare sempre un passo avanti rispetto agli sviluppatori e ai loro tentativi di sistemare le cose. Come abbiamo specificato in altre pagine di questa recensione, i bot sono sempre stati onnipresenti nei punti dove compare il boss dei dungeon, e soltanto recentemente il servizio clienti si è attivato per eliminarli in massa.

Nel 2014 non avere un servizio di prevenzione contro spammer o bot è inaccettabile per un MMO che vuole diventare un gioco di alto livello. Questi sono problemi che si affrontano già da una decina d'anni in questo genere di giochi. Non avere una soluzione che impedisce la duplicazione di risorse e la proliferazione di spammer e bot non ha scuse. È come chiedere ai giocatori di tollerare il fallimento delle dinamiche più importanti del gioco.

Crafting

Il crafting, vale a dire la creazione di oggetti, di The Elder Scrolls Online è sorprendentemente ben fatto. Nonostante possa essere una spina nel fianco recuperare qualche dozzina di armi o di pezzi d'equipaggiamento da smontare, e la raccolta di risorse sia particolarmente difficile senza investire gli indispensabili punti abilità, il sistema funziona bene. Non pensate tuttavia di giocare solamente in questo modo. Non ci sono missioni per i crafter e la maggior parte dei materiali si ottengono smontando gli oggetti che troverete nelle vostre avventure, menando fendenti a destra e sinistra.

Non è presente un sistema d'aste. Se volete comprare e vendere dovrete unirvi a una "gilda dei mercanti" (trader's guild) e usare il negozio apposito. In alternativa potete dare un'occhiata alla chat generale. Fra i vari messaggi di spam è infatti possibile notare alcuni giocatori intenzionati a vendere i loro oggetti, o mettere in vendita i vostri. Nonostante sia completo, il crafting rimane un po' come il resto del gioco: monotono e poco movimentato.

Doppiaggio

In The Elder Scrolls Online i giocatori anglofoni si troveranno subito deliziati dalla voce di Michael Gambon, celebre per aver interpretato Albus Silente nella saga di Harry Potter. John Cleese dei Monty Python vi porterà i suoi omaggi nei panni di Sir Cadwell, insieme a una pletora di altri attori di alto livello. Sfortunatamente, queste voci famose rappresentano soltanto una parte infinitesimale di tutti i dialoghi che ascolterete. Nonostante la scelta di attori di alto livello si possa considerare come un punto a favore per un MMO, i dialoghi sono talmente noiosi che non riescono a catturare l'attenzione dei giocatori.

Le conversazioni sono così monotone e piatte che una volta raggiunto il decimo livello vi ritroverete a premere furiosamente la prima opzione di dialogo per andare avanti con le noiose missioni, tranne in qualche raro caso, giusto quando avrete davanti un personaggio non giocante importante per la trama principale.