The Outer Worlds: niente open world per il sequel

In un'intervista a Game Informer, gli sviluppatori di The Outer Worlds si sono dichiarati contrari all'idea di una struttura open world per il sequel.

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a cura di Ivan Miralli

Per la gioia di tutti gli appassionati di RPG, manca ormai sempre meno al lancio di The Outer Worlds, disponibile a partire dal prossimo 25 ottobre per PlayStation 4, Xbox One e PC. Nonostante non sia ancora uscito, sicuramente una delle intenzioni della compagnia di sviluppo Obsidian è quella di crearne un sequel in futuro, trasformando così il gioco in una serie vera e propria, nonostante il team di sviluppo non ha intenzione di creare un ambiente open-world per i titoli futuri.

In una recente intervista rilasciata alla celebre rivista Game Informer, il direttore di The Outer Worlds, Leonard Boyarsky, è intervenuto dichiarando che il franchise si discosta parecchio da quest'idea di gioco e di gameplay, e che l'idea di avere una disposizione una mappa unica di ampie dimensioni rovinerebbe semplicemente l'esperienza. Ricordiamo infatti che The Outer Worlds ha diverse aree da esplorare, ma non presenta una struttura aperta come ad esempio Fallout o Oblivion di Bethesda.

Della stessa idea di Leonard Boyarsky sembrerebbe anche Nitai Poddar, designer narrativo di The Outer Worlds, il quale ha mostrato apertamente il suo scetticismo sull'open world che, a detta sua, imperversa all'interno di gran parte degli attuali titoli tripla A sul mercato.

Chiaramente queste sono semplicemente alcuni dei primi pensieri da parte degli sviluppatori, e com'è ovvio che sia non è niente di confermato: non ci rimane dunque che attendere i prossimi anni per avere un'idea più precisa a riguardo. Nel frattempo, possiamo leggere la nostra recensione o vedere la video recensione.

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