L'intelligenza artificiale continua a generare controversie nel mondo dei videogiochi, e questa volta nel mirino ci finisce Ubisoft.
La casa francese si è trovata costretta a fare marcia indietro dopo che la comunità di giocatori ha scoperto un'immagine creata con strumenti AI all'interno di Anno 117: Pax Romana, l'ultimo capitolo della celebre serie strategica. L'azienda ha annunciato che rimuoverà l'artwork incriminato con il prossimo aggiornamento, ammettendo pubblicamente che si è trattato di un errore nel processo di controllo qualità.
La scoperta è avvenuta grazie all'occhio attento dei giocatori, che hanno notato diverse anomalie nell'immagine in questione. Le incongruenze più evidenti riguardavano la rappresentazione delle figure umane e degli elementi ambientali, tipici segni distintivi della generazione automatica tramite algoritmi. Dettagli anatomici improbabili e composizioni architettoniche poco convincenti hanno fatto scattare l'allarme nella community, portando alla luce quella che Ubisoft ha poi definito come "una risorsa segnaposto".
La risposta ufficiale dell'azienda transalpina non si è fatta attendere. Oltre a pubblicare una versione corretta dell'artwork, Ubisoft ha voluto chiarire il proprio approccio all'utilizzo dell'intelligenza artificiale nello sviluppo del gioco. Secondo quanto dichiarato, Anno 117: Pax Romana può contare sul team di artisti più numeroso mai assemblato per un titolo della serie, e gli strumenti AI vengono impiegati esclusivamente per fasi specifiche del processo creativo.
"Gli artisti utilizzano strumenti di intelligenza artificiale per iterazioni, prototipazione ed esplorazione, al fine di soddisfare l'ambito unico del progetto", ha spiegato l'azienda. La precisazione sottolinea che ogni componente presente nella versione finale rappresenta il risultato del lavoro manuale e della visione artistica del team umano, non della generazione automatica.
Va riconosciuto a Ubisoft il merito della trasparenza, almeno parziale. Sulla pagina Steam del gioco, infatti, l'azienda ha correttamente indicato l'utilizzo di AI durante lo sviluppo, una pratica che non tutti gli sviluppatori seguono. Un caso recente riguarda The Alters, dove immagini segnaposto generate da intelligenza artificiale sono state scoperte nella build finale senza alcuna comunicazione preventiva agli utenti.
La questione però potrebbe non esaurirsi qui per la software house francese. Circolano infatti accuse secondo cui anche la localizzazione in lingua tedesca del gioco sarebbe stata realizzata tramite AI, un'ipotesi che Ubisoft non ha ancora né confermato né smentito. Il silenzio su questo fronte lascia aperte diverse domande sull'effettiva estensione dell'utilizzo di strumenti automatizzati nel processo produttivo.