Il mondo dei videogiochi è pieno di segreti di Pulcinella, ma quando un attore veterano del settore si lascia sfuggire qualche dettaglio di troppo durante una sessione di autografi, le conseguenze possono essere più serie del previsto. Matt Ryan, la voce del protagonista Edward Kenway in Assassin's Creed 4: Black Flag, ha scoperto sulla propria pelle quanto Ubisoft tenga alla riservatezza dei propri progetti, anche quando si tratta di informazioni che sembrano ormai di dominio pubblico. La casa francese ha infatti minacciato azioni legali contro l'attore dopo che questi aveva lasciato intendere l'esistenza di un remake del celebre capitolo piratesco della saga.
Quando una battuta diventa un caso legale
L'episodio che ha scatenato le ire di Ubisoft risale a qualche tempo fa, durante un evento con i fan. Ryan, mentre firmava autografi, aveva scherzosamente commentato che probabilmente avrebbero dovuto "ridoppiare nuovamente" un vecchio progetto, riferendosi chiaramente al suo personaggio in Black Flag. Una dichiarazione apparentemente innocua che tutti gli appassionati hanno immediatamente interpretato come un indizio sul tanto vociferato remake del gioco del 2013.
Il problema è sorto quando l'attore ha realizzato che qualcuno stava registrando la conversazione con il telefono. Quel video ha fatto rapidamente il giro del web, trasformando quello che era probabilmente inteso come un innocuo scambio con i fan in una potenziale violazione degli accordi di riservatezza. La reazione di Ubisoft non si è fatta attendere, e secondo Ryan stesso, la compagnia lo ha contattato minacciando conseguenze legali.
Il remake che tutti sanno ma nessuno può dire
L'ironia della situazione diventa evidente quando si considera che il remake di Assassin's Creed 4: Black Flag è probabilmente uno dei segreti peggio custoditi dell'industria videoludica. Negli ultimi mesi, le indiscrezioni si sono moltiplicate attraverso vari canali: da leak di produttori di merchandising a dichiarazioni dello stesso CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, che l'anno scorso aveva espresso pubblicamente l'intenzione di realizzare alcuni remake della serie Assassin's Creed.
Nonostante questa situazione paradossale, dove l'esistenza del progetto sembra un dato di fatto per chiunque segua l'industria, Ubisoft ha evidentemente deciso di mantenere una linea dura sulla questione. Durante un evento più recente, quando un fan ha chiesto a Ryan aggiornamenti sul remake, l'attore ha risposto con un diplomatico "Non lo so, amico", un cambiamento di tono decisamente marcato rispetto alle sue precedenti dichiarazioni.
La lezione imparata a caro prezzo
Quando un fan ha fatto riferimento al video precedente, Ryan ha spiegato candidamente la situazione: "Il fatto è che quando è successo, qualcuno stava facendo questo" ha detto indicando una persona che stava registrando, "Stavo parlando molto liberamente e apertamente, ma non sapevo che mi stessero effettivamente registrando con il telefono. E poi la compagnia mi ha minacciato di farmi causa. Sì, quindi non dico niente."
La vicenda solleva interrogativi interessanti sulle strategie di comunicazione delle grandi case videoludiche. Da un lato è comprensibile che Ubisoft voglia mantenere il controllo sui propri annunci e sui tempi di rivelazione dei progetti. Dall'altro, minacciare azioni legali contro l'attore protagonista di uno dei capitoli più amati della serie per aver sostanzialmente confermato quello che molti già sapevano sembra una reazione sproporzionata.
Ryan, che presumibilmente aveva firmato accordi di non divulgazione per qualsiasi lavoro futuro legato al franchise, ha imparato la lezione.