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a cura di Martina Fargnoli

Editor

Un re non può però stare sempre lontano dal trono con un regno da fondare, per questo motivo Level-5 ha pensato di introdurre una modalità "ricostruzione" dove attraverso un semplice menu si può gestire la creazione e lo sviluppo di edifici utili. Mercati, laboratori magici, atelier dei Cioffi e un numero crescente di edifici a seconda del livello del proprio regno, ciascuno con la propria particolarità.

Da alcune strutture sarà possibile ricavare materiali, piatti pronti, oggetti, in altri si potranno svolgere ricerche per migliorare gli equipaggiamenti, i supporti in battaglia o influire sulla velocità e la sicurezza degli spostamenti via mare. Affinché le strutture siano funzionanti è necessario attirare nel proprio paese i migliori talenti in giro.

Ni no Kuni™ II  Il destino di un regno

Risolvendo delle missioni secondarie potremo reclutare le persone idonee a svolgere quel determinato lavoro, popolando così il regno di Eostaria di minatori, scienziati, mercanti, fattori e varie personalità. La piacevole digressione non è soltanto accessoria, ma si intreccerà a più riprese con la missione principale.

L'aggiunta di una modalità gestionale, seppur molto semplificata nelle sue componenti, si rivela un passatempo grazioso soprattutto perché si riesce ad osservare in modo tangibile la crescita del regno sotto il proprio operato. Level-5 ci aveva già abituati a sistemi del genere, dove molta importanza era posta alla ricostruzione di mondi: da Dark Cloud a White Knight Chronicles dove il diorama era una componente forte e permetteva di raccogliere materiali e craftare armi indispensabili per le missioni online.

Ni no Kuni 2

Un grande regno però ha anche un grande esercito che difende i suoi abitanti in caso di pericolo. Qui Ni no Kuni 2 introduce un'altra variante interconnessa allo sviluppo del regno: le battaglie campali. Si tratta di mini scontri simili a uno strategico in tempo reale, dove il re accompagnato da quattro eserciti si lancia all'attacco degli eserciti nemici.

Ogni unità ha la sua particolarità, infatti ci sono sia unità a lungo raggio come gli arcieri che unità più da sfondamento. Ovviamente il tutto è ridotto in scala senza avere la minima pretesa di imporsi come un RTS, ma ci sono diverse opzioni per rendere gli scontri interessanti. Intanto è possibile far ruotare gli eserciti in cerca di una posizione di vantaggio contro i nemici, mentre premendo dei tasti dedicati si possono incoraggiare o velocizzare le azioni.

Spendendo poi dei punti esercito si possono attivare le abilità uniche della divisione sotto il nostro controllo riuscendo con semplicità e un sistema leggero a regalare comunque quel pizzico di strategia che non guasta potendo anche riorganizzare le truppe prima di uno scontro. Anche in questo caso la modalità è ben inserita nel contesto narrativo, nessun elemento del gioco si trova scollato dal resto.

Conclusioni

Ni no Kuni 2: Il Destino di un Regno ha al suo interno davvero tante cose da fare: nemici particolari da affrontare, dungeon con meccaniche a tempo da scoprire, modalità gestionale e battaglie strategiche in tempo reale. Purtroppo non è possibile impostare una difficoltà maggiore e nel corso delle 30-35 ore solo di missioni principali e veloci quest secondarie gli scontri in grado di metterci davvero a dura prova sono stati rappresentati da nemici di 10, se non di più, livelli rispetto al nostro. Per chi non ha molto tempo, o preferisce semplicemente godersi una storia, sia il fattore difficoltà che uno sviluppo degli eventi abbastanza guidato, non peserà nello stesso modo. Lo stile inconfondibile dalle tonalità pastello e i tratti morbidi trasportano in un mondo fiabesco dove situazioni apparentemente al di fuori del nostro mondo si trasformano in tematiche politiche e di integrazione. Il tutto è raccontato con l'occhio garbato e a tratti un po' semplicistico di un giovanissimo re che oltre a riunire il suo popolo dovrà affrontare un lungo cammino di scoperta di sé. Ciò che ci lascia con un vuoto è la riduzione delle ricche cutscene che rendevano le vicende del primo Ni no Kuni di maggiore impatto, forse l'assenza dello Studio Ghibli ha influito negativamente su questo aspetto. L'ultima fatica di Level-5 non può che trovare di nuovo posto nel cuore di chi ha apprezzato il primo capitolo, soprattutto ora che anche il sistema di combattimento è stato rivisto e si poggia sull'immediatezza degli action. Tutti gli scettici che hanno ritenuto le avventure di Oliver e Lucciconio fin troppo infantili difficilmente potranno convincersi con Ni no Kuni 2.


Tom's Consiglia

Ni no Kuni 2: il Destino di un Regno può vantare una bellissima collector's edition.