I video game sono in circolazione già da molto tempo, e ormai fanno parte a tutti gli effetti dello spettro dell'intrattenimento. Nel corso degli anni, non sono mancate le proteste di genitori con l'intento di tutelare i propri figli e le conseguenti investigazioni legali - probabilmente il settore dei videogiochi è da sempre quello più criticato. Il problema principale delle proteste derivava dalla violenza presente nei videogiochi.
Uno dei giochi più famosi, Pong, fu presentato nel 1972 e solo quattro anni dopo, nel 1976, fu presentato "Death Race" il primo videogioco che creò delle controversie. Questo titolo era basato sul film Death Race 2000 di qualche anno prima. Il gioco consisteva nel guidare una macchina e investire degli omini che attraversavano la strada. Gli omini morti venivano rimpiazzati da delle lapidi, che si trasformavano in blocchi permanenti da schivare.
A quei tempi l'uscita di questo gioco fece così scalpore che fu bannato quasi all'istante e furono messe in circolazione solo 500 copie. Considerate che questo gioco era in bianco e nero e i personaggi non erano altro che delle piccole figurine in movimento.
Tuttavia, questo fatto non influenzò la produzione di giochi violenti. Oggi, abbiamo titoli come Grand Tefth Auto, che è infinitamente più violento di Death Race, ma rimane disponibile a tutti. Questo non significa però che i media e il governo non si interessano più a questo settore. Infatti, per esempio, 25 to Life, che uscirà a Ottobre, è già stato criticato dalla CNN e dalla MSNBC in diverse occasioni, e il senatore di New York Charles Schumer potrebbe fare di tutto per bannare il gioco .
Commenti finali
Con una storia di oltre 30 anni, è impressionante vedere come questa industria si è evoluta. Tutti i cambiamenti, le innovazioni e i fallimenti hanno modellato i videogiochi come li conosciamo oggi. Trenta anni di evoluzione ci hanno dato molto materiale su cui riflettere. Mentre è divertente guardare il passato e vedere come si è creata questa industria, è ancora più eccitante pensare a quello che ci aspetta, ma solo il tempo di svelerà il futuro dei videogiochi.