Piccoli extra che fanno la differenza

Recensione - A più di un anno dalla sua uscita in Giappone, WKC è finalmente disponibile anche in Italia.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Piccoli extra che fanno la differenza

White Knight Chronicles si presenta quindi come un classico GdR giapponese con una longevità dalle decine di ore di gioco, dagli enigmi sempre più complessi e lunghi e da combattimenti a non finire assieme a un intrigo epico. Ma ci sono alcuni extra che nessun titolo dello stesso genere offre. Per esempio, troviamo per la prima volta in un GdR giapponese una modalità Multiplayer. Man mano che andrete avanti nella vostra avventura, sbloccherete missioni secondarie dagli obiettivi variegati e limitati nel tempo. Si può benissimo affrontare le sotto-missioni in solitario, ma è anche possibile invitare altri giocatori per terminare questi extra.

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In questo caso, è il nostro Avatar a diventare la star. Senza la modalità Multiplayer, l'Avatar muterà da solo e non in gruppo come nell'avventura principale. L'interazione tra i giocatori tramite internet non si ferma qui. Grazie al Georama, avrete la possibilità di costruire una città tutta vostra! Bisognerà semplicemente recarsi nel magazzino appropriato per decidere la sistemazione che preferite per le vie della città (case, negozi, botteghe, decorazioni...). Così avrete a disposizione un luogo per riposarvi, fare shopping, andare a zonzo e far conoscere al resto della popolazione il vostro villaggio virtuale attraverso il Geo-net. Un'idea eccellente, ben realizzata e divertente che rompe il ritmo dell'avventura per offrirci una pausa rilassante.

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Ecco cosa stupirà gli amanti del genere che hanno sempre desiderato condividere un Final Fantasy o uno Star Ocean con i propri amici. D'altro canto, l'aspetto tecnico di White Knight Chronicles potrebbe scoraggiare qualcuno. Il motore grafico sembra essere un po' datato. Niente di grave, gli scenari sono piacevoli con panorami ben realizzati. Anche i personaggi, ben modellati e animati, presentano equipaggiamenti dettagliati fin nei minimi particolari. Tuttavia, l'aliasing è talvolta aggressivo mentre alcune rifiniture sembrano non essere state fatte alla perfezione. Anche la sincronizzazione labiale sembra avere qualche problema. I dialoghi si susseguono ma gli attori muovono raramente le labbra. Non importa, abbiamo aspettato troppo tempo per aver tra le mani White Knight Chronicles, quindi questi piccoli dettagli non ne comprometteranno la sua bellezza, anche se la mancanza di difficoltà e la ripetitività dell'azione un po' annoiano; anche la navigazione tra i menu non è sempre molto chiara.