Xbox Game Pass, presto potremmo pagarlo di più (e senza Call of Duty)

Microsoft valuta aumento di prezzo per Xbox Game Pass Ultimate e riflette sull'inclusione di Call of Duty nel catalogo.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Le recenti indiscrezioni riguardanti Microsoft e la sua divisione Xbox hanno acceso i riflettori sul futuro dei servizi offerti agli appassionati di videogiochi. Fonti vicine a The Verge hanno rivelato che l'azienda sta valutando attentamente modifiche significative al suo servizio di punta, Xbox Game Pass Ultimate, tra cui un potenziale aumento di prezzo e una decisione molto discussa riguardo alla non inclusione dei titoli di Call of Duty.

La riflessione di Microsoft sul posizionamento dei giochi di Call of Duty all'interno del catalogo Game Pass si focalizza sull'implicazione che queste decisioni avrebbero sulle robuste vendite della serie. Le preoccupazioni emergono dalla possibilità che l'introduzione nel Game Pass possa erodere le entrate di uno dei franchising più redditizi del mondo dei videogiochi. Nonostante le discussioni siano ancora in fase iniziale, l'azienda è conscia del delicato equilibrio tra l'arricchire l'offerta del servizio e il mantenere sostenibili le proprie economie.

Parallelamente, si discute di un'eventuale modifica alla struttura tariffaria del Xbox Game Pass Ultimate, attualmente proposto a 14,99 euro mensili. Tom Warren, giornalista di The Verge, ha sottolineato come nulla sia ancora stato deciso definitivamente, aprendo quindi a vari scenari: dalla possibile mancanza di rincari alla reintroduzione di Call of Duty esclusivamente nel pacchetto Ultimate, giustificando così eventuali aumenti di prezzo e incentivando i giocatori a optare per il livello di servizio superiore.

La questione solleva interrogativi fondamentali sulla sostenibilità economica di Xbox Game Pass. Da un lato, il servizio è stato presentato come pilastro della strategia di Xbox, mirato a espandere il bacino di utenza; dall'altro, il numero di abbonati, con i recenti conteggi che indicano circa 34 milioni di utenti - includendo gli abbonamenti convertiti da Xbox Live Gold a Game Pass Core -, potrebbe non essere sufficiente a giustificare la presenza di titoli di grande calibro come Call of Duty nel catalogo, o perlomeno non senza riconsiderare i termini economici dell'offerta.

Ulteriori dati di analisti di mercato come Matt Piscatella hanno evidenziato una stagnazione della crescita della spesa per servizi in abbonamento negli Stati Uniti dalla metà del 2021, segnalando potenziali sfide per il modello di abbonamento in generale e suggerendo una riflessione più ampia sull'effettiva convenienza di tali servizi per i giocatori e per le aziende che li offrono.