Sony ha comprato Bungie, è vero, ma il team di Seattle poteva finire nuovamente nelle mani di Xbox. A svelarlo, dopo l'acquisizione storica di ieri sera, sono stati due insider molto vicini al mondo Microsoft, ovvero Direct-Feed Games e Jeff Grubb, che su Twitter hanno svelato alcuni dettagli delle ultime trattative che hanno visto protagonista la software house che ha dato i natali ad Halo e Destiny.
È necessario fare un po' di ordine e partire dal 2019: ben tre anni fa, infatti, Bungie si slegava da Activision, con l'intenzione di gestire in totale autonomia Destiny e i suoi prossimi lavori. Flash forward al 2020, Microsoft contatta lo studio per la prima volta ed ha un obiettivo: far rientrare lo studio all'interno della scuderia Xbox. Le chiacchiere, almeno da quanto si capisce dalle dichiarazioni di Sony ieri, vanno avanti almeno fino alla prima parte del 2021. Phil Spencer e soci però bocciano l'acquisizione: la richiesta per essere acquistati è di 2 miliardi e nessuno a Redmond vuole spendere quei soldi. Le trattative si interrompono e qui entra in gioco Sony, che finalizza l'accordo che viene annunciato qualche mese dopo.
La ricostruzione offerta da Direct-Feed-Games trova riscontri anche nelle parole di Grubb, che su Twitter ha commentato affermando che Microsoft e Bungie avevano discusso in passato in merito ad una possibile acquisizione. "Le chiacchiere però non contano", ha dichiarato il giornalista di GamesBeat.
Microsoft & Bungie have had talks on & off for a couple of years.
— Direct-Feed Games (@DirectFeedGames) February 1, 2022
Back in 2020, talks stalled between the two due to Bungie wanting in the area of $2bn and to retain independence.
That request paired with the asking price was too high for MS, at the time.
Enter Sony... https://t.co/pSqxqN1C1I
Oltre ai 2 miliardi di Dollari richiesti da Bungie per essere acquisiti da Xbox, il team di Seattle aveva espresso chiaramente la voglia di restare indipendente. Condizione soddisfatta da parte di Sony, che non solo ha pagato di più ma che permetterà al team di sviluppo di essere completamente indipendente. Si può dire che il colosso nipponico si è dunque trovato nel posto giusto al momento giusto. Casualità, destino o semplice coincidenza?
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