Youtubers Life OMG Edition Recensione

Abbiamo recensito per voi questo simpatico gestionale dedicato alla vita da Youtuber.

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a cura di Martina Fargnoli

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Se almeno una volta nella vita vi siete chiesti come sarebbe fare lo Youtuber, Youtubers Life OMG Edition prova a darvi la risposta. Il titolo sviluppato da U-PLAY Online affianca Esports Life nel parco simulazioni che abbracciano i nuovi trend che stanno dominando le sfera sociale intorno ai videogiochi. Creatori di contenuti e giocatori professionisti diventano gli idoli e le guide di giovani e meno giovani, ma quello che avviene a camere spente o senza i riflettori puntati addosso spesso sfugge: Youtubers Life OMG Edition cerca soprattutto di mettere in mostra le difficoltà del continuo bilanciamento tra la vita al di là dello schermo e quella sui social, proponendo idee interessanti ma non sempre efficaci nella realizzazione.

La carriera di U-Tubers inizia scegliendo un percorso: videogiochi, musica, o cucina. A seconda della scelta avremo accesso a diverse tipologie di format a cui attenerci per la realizzazione di un video. In cucina potremmo decidere di spiegare una ricetta, mentre in un percorso musicale potremmo voler iniziare da una cover; se interessati alla carriera di Youtuber videoludico potete approfondire le dinamiche nella nostra recensione PS4. Scelta la tipologia di video non ci resta che selezionare gli strumenti giusti e registrare. Ogni clip viene aggiunta giocando una carta da un pool che cresce al crescere del livello.

Guadagnare – o perdere - dei punti dipende dai perk presenti sulla carta che si sceglie di giocare e dalla descrizione dell’evento che si sta verificando durante la registrazione: ad esempio vi è caduto un ingrediente ma decidete comunque di utilizzarlo. Ogni scelta va a migliorare al termine del montaggio - funziona come un mini-puzzle in cui far combaciare i lembi delle clip - diversi aspetti come copione, interpretazione, video editing, suono e qualità immagine. Da un lato è interessante riuscire a combinare questo leggero strato di strategia, ma la sensazione trasmessa è che spesso si tratti più di fortuna o addirittura di casualità. A lungo andare poi le azioni tendono a ripetersi trasformandosi in un atto per lo più meccanico.

Vivere sotto il tetto dei propri genitori ci permette di non doverci preoccupare troppo delle spese e quindi ci dà modo di investire i primi spiccioli in nuove attrezzature: da potenti postazioni PC a strumenti musicali o utensili da cucina. Migliori sono le loro statistiche, più possibilità si apriranno alla nostra carriera verso la tanto sognata autorealizzazione. Youtubers Life OMG Edition non fa altro che costruire una routine che sta a noi gestire per progredire e salire di livello, più si sale più aumentano anche le responsabilità e le necessità. È come seguire la piramide dei bisogni dello psicologo Maslow in cui ci sono vari stadi che devono essere soddisfatti: dallo stadio più basso dei bisogni fisici come mangiare e bere, passando per i bisogni sociali o di stima come il riconoscimento sociale. Se avete pensato a The Sims, la simulazione di U-PLAY Online ve ne offre una sua interpretazione.

Youtubers Life OMG Edition però purtroppo non prende la migliore ispirazione dal pionieristico titolo di Will Wright quando c’è da interagire con gli altri personaggi. Gli amici ci inviteranno ad eventi, o in alternativa possiamo invitarli noi sfruttando il telefono cellulare. Durante un’uscita non c’è molto da fare se non provare a parlare con i presenti scegliendo da una lista di argomenti. Porre la giusta domanda farà crescere l’indicatore di amicizia – sembra che le parodie dei film Marvel vadano per la maggiore - ma porre la domanda sbagliata non farà altro che farlo scendere in fretta. Il difetto più grande è che dalle informazioni rese disponibili non è facile capire quali sono gli argomenti adatti se non tentando la fortuna ogni volta. La presenza di questi eventi così limitati nelle possibilità non invoglia a parteciparvi, soprattutto se la monotonia prende il sopravvento.

La versione Switch qui recensita non si discosta molto dalla sua controparte PS4, il che però ci pone di fronte a un grande dubbio: non era forse il caso di adattare i controlli a un dispositivo touch? Di per sé bastano pochi tasti per avere controllo sul gioco e i comandi sono semplici, tuttavia un controllo più immediato si sarebbe meglio sposato con il concetto di console ibrida / portatile. Spostare il puntatore con lo stick sembra quasi ricalcare il movimento di un mouse quando la tentazione di fronte all'ammiraglia Nintendo posta in modalità portatile è quella di toccare con mano gli elementi di gioco.