Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G recensione: un capolavoro tecnico

Recensione Samsung Galaxy Note 20 Ultra 5G, smartphone top di gamma dell'azienda sudcoreana dotato della S-Pen. Arriva in Italia a partire da 1.329 euro.

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a cura di Saverio Alloggio

Non è uno smartphone per tutti il Galaxy Note 20 Ultra 5G. È estremo, tanto nel prezzo quanto nelle caratteristiche tecniche e nel design. Dopo quasi due settimane in sua compagnia però non posso che riconoscere il capolavoro compiuto da Samsung. Siamo di fronte a un notevolissimo pezzo di tecnologia, complessivamente il miglior top di gamma del 2020 fino ad ora. C'è qualche sbavatura, non è perfetto, ma il livello raggiunto da questa gamma non ha eguali nel mondo Android.

1.329 euro (che diventano 1.429 euro per la versione da 512 Gigabyte di memoria interna) sono tanti, forse troppi. I dispositivi di fascia alta hanno ormai raggiunto cifre difficilmente giustificabili. Questo Galaxy Note 20 Ultra 5G offre però alcune funzionalità che rendono leggermente più digeribili questi numeri, a cominciare dalla S-Pen. Quest'ultima deve essere una delle motivazioni per acquistare un prodotto del genere, perché l'esperienza utente offerta dal "pennino" di Samsung è unica nel panorama smartphone.

Qualità costruttiva eccezionale ma dimenticatevi l'ergonomia

Con la nuova creatura di Samsung debutta anche il Gorilla Glass Victus, che ne ricopre la parte anteriore e quella posteriore. Sulla carta dovrebbe resistere a cadute da 2 metri di altezza, una caratteristica che potrebbe davvero fare la differenza. Ciò che colpisce però è la finitura satinata della back cover, nonostante l'utilizzo del vetro: non trattiene le impronte, è molto meno soggetta ai graffi e restituisce una meravigliosa sensazione al tatto. Nella colorazione Mystic Bronze (che vedete ritratta nelle immagini) è poi davvero molto elegante.

Tutto questo ha però un prezzo. Lo smartphone raggiunge infatti i 208 grammi di peso (che si sentono tutti), è alto 164.8 mm e ha un modulo fotografico posteriore particolarmente sporgente. È impossibile dunque da utilizzare con un mano, l'estrema curvatura dei bordi dello schermo crea qualche problema in fase di scrittura, può risultare scomodo da infilare in tasca. Insomma non è certamente il dispositivo da acquistare nel caso in cui la maneggevolezza fosse una priorità.

Il tasto di accensione e il bilanciere del volume si raggiungono comunque facilmente con le dita. Discorso analogo per la porzione di schermo nella quale è stato inserito il sensore biometrico, preciso e veloce nel riconoscere l'impronte e sbloccare di conseguenza lo smartphone. PDa segnalare la scelta di spostare nell'angolo in basso a sinistra la S-Pen la cui estrazione, così posizionata, può risultare più scomoda per i destrorsi rispetto ai mancini.

Molto bello il contrasto tra l'effetto satinato della parte posteriore e quello lucido della cornice. C'è la certificazione d'impermeabilità IP68 (nonostante il "foro" per la S-Pen) e, oltre alla colorazione Mystic Bronze, Galaxy Note 20 Ultra 5G arriva sul mercato anche nelle varianti cromatiche Mystic Black e Mystic White. Insomma, un'ampia scelta nella logica di poter intercettare i gusti del più ampio pubblico possibile.

Un cinema a portata di tasca

6,9 pollici, 1.444 x 3.088 pixel, supporto allo standard HDR10+, refresh rate variabile dai 10 Hz ai 120 Hz, luminosità di picco che sfiora i 1.500 nits. Sono alcuni dei numeri dell'enorme display di questo smartphone, un pannello da ben 6,9 pollici, probabilmente il migliore testato sino a oggi assieme a quello del Sony Xperia 1 II (di cui pubblicherò la recensione nei prossimi giorni): angoli di visuale praticamente infiniti, perfetta visibilità all'aperto, gamma cromatica estremamente fedele.

È uno schermo AMOLED VRR (variable refresh rate) e proprio la frequenza d'aggiornamento variabile è la grande novità introdotta dall'azienda sudcoreana. I 120 Hz sono una manna dal cielo per i videogiochi, con i quali l'esperienza visiva offerta dal Galaxy Note 20 Ultra 5G è davvero di primissimo livello. Purtroppo però non è possibile impostare, contemporaneamente, il livello massimo di refresh rate con la risoluzione massima QHD+.

Una scelta però che, in abbinata al refresh rate variabile, consente di risparmiare fino al 22% di energia. Non manca la funzionalità Always-On, sempre molto utile, e la gamma cromatica DCI P3 risulta coperta al 100%. Insomma, le caratteristiche ci raccontano di uno schermo straordinario e l'esperienza utente lo conferma. Peccato solo per la curvatura dei bordi che, oltre a creare qualche problema in termini di ergonomia, risulta poco comoda anche per la scrittura con la S-Pen.

Poco da dire sulle prestazioni, nonostante qualche "perplessità" scaturita dalla presenza del SoC Exynos 990. Chiariamo subito che si tratta del medesimo processore visto a bordo dei Galaxy S20, per cui un chip certamente di fascia alta. Pur essendo arrivato sul mercato ormai da qualche mese, è in grado di garantire performance complessive che nulla hanno da invidiare ai diretti concorrenti. Anche perché, lo ricordiamo, in questo smartphone è affiancato da ben 12 Gigabyte di RAM LPDDR5 (con 256 o 512 Gigabyte di memoria interna, comunque espandibile tramite micro-SD).

Sufficiente l'autonomia, che comunque non fa gridare al miracolo. La batteria da 4.500 mAh, con il mio utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), mi ha permesso di coprire 1 giorno e 5 ore – a fronte di 4 ore di schermo accesso. Non è escluso che, con un utilizzo ancora più intenso (magari con tante foto e video), possa essere necessaria una ricarica supplementare nel corso della giornata. In tal senso, la ricarica rapida si ferma ai 25W (contro i 45W della serie S20) e quella wireless a 15W, per cui questo Note si carica un po' più lentamente rispetto anche ai diretti concorrenti.

Un software unico nel suo genere

C'è Android 10 a bordo e lo smartphone verrà ovviamente aggiornato ad Android 11. Come da tradizione, Samsung personalizza il sistema operativo di Google con la OneUI, probabilmente la migliore interfaccia grafica nel panorama del robottino verde. Infinite le funzionalità che comunque non rendono confusionaria l'esperienza utente, con tutte le opzioni che appaiono incredibilmente sempre al posto giusto. I tempi della TouchWiz sono davvero lontani anni luce.

Non manca la funzionalità Samsung Dex, che ormai ben conosciamo, uno dei valori aggiunti dell'azienda sudcoreana. La novità è che adesso è possibile utilizzare l'ambiente desktop completo anche via wireless, senza alcun tipo di accessorio aggiuntivo: basta un monitor (o una smart tv) compatibile con lo standard Miracast, con il Note 20 Ultra 5G che si trasforma in un touchpad per muovere il cursore. Un concetto di produttività che difficilmente si ritrova in altri smartphone e che si eleva alla massima potenza con la S-Pen.

La latenza di quest'ultima è passata dai 42 ms della scorsa generazione ad appena 9 ms. Questo si traduce in un'esperienza di scrittura sempre più vicina al classico "carta e penna", agevolata dall'applicazione Samsung Notes, punto di riferimento del settore. Adesso è possibile importare direttamente i PDF per modificarli al volo, sono state aggiunte nuove air gesture e il pennino (attraverso il Bluetooth) può essere utilizzato come puntatore o come pulsante per scattare fotografie.

Molto buona l'ergonomia della S-Pen, rimasta comunque invariata rispetto al modello dello scorso anno. La batteria si ricarica semplicemente riponendo il pennino nell'apposito alloggiamento. Insomma, rimane la vera caratteristica distintiva della serie Note, spesso messa in secondo piano dalle caratteristiche tecniche spinte che hanno da sempre caratterizzato questa famiglia di smartphone. Come detto in apertura, questo accessorio deve essere una delle motivazioni principali per l'acquisto del Note 20 Ultra 5G.

Infine, parliamo del comparto fotografico. Siamo su altissimi livelli, ma alcune scelte di Samsung hanno creato qualche sbavatura. A cominciare dal sensore principale da 108 Megapixel, in grado di tirare fuori degli scatti straordinari in diurna ma che soffre maggiormente con poca luce rispetto a sensori con meno Megapixel. L'azienda sudcoreana lavorerà per affinare ulteriormente questo nuovo sensore, su cui avremo certamente modo di ritornare in futuro.

Decisamente convincente il sensore grandagolare da 12 Megapixel f/2.2, caratterizzato da un angolo di visuale pari a 120° e molto divertente da utilizzare nella quotidianità. Ho inoltre apprezzato la scelta di ridurre lo zoom del teleobiettivo da 12 Megapixel a 50X (rispetto ai 100X dell'S20 Ultra), in quanto risulta molto più stabile e nettamente più utilizzabile. Lo zoom ottico si ferma a 5X e offre una quantità di dettagli davvero eccellente (sia in diurna che in notturna), mentre quando ci si spinge in digitale si soffre di più con poca luce, come accade sempre.

Meravigliosi i selfie, scattati dall'unica fotocamera anteriore da 10 Megapixel f/2.2, in grado di tirar fuori modalità ritratto da prima della classe. I video possono essere registrati fino alla risoluzione 8K a 30 fps (la fotocamera anteriore si ferma al 4K) e la qualità è estremamente elevata, anche nella cattura della parte audio. Non manca la possibilità di registrare video con la modalità super slow-motion a 960 fps, che restituisce risultati di grande effetto.

Estremamente completa la connettività: 5G con supporto mmWave, per cui è già pronto per le reti di nuova generazione; supporto dual SIM; Bluetooth 5.0; NFC; Wi-Fi 6; GPS A-GLONASS BDS Galileo; USB-C con supporto video; manca solo il jack audio da 3.5 mm. Di primissimo livello la ricezione e la qualità in chiamata, su cui Samsung ha evidentemente svolto un lavoro ad hoc. L'audio è stereo, ha un volume molto elevato e la qualità è buona.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Nel caso foste alla ricerca di uno smartphone top di gamma senza particolari limiti di budget, Galaxy Note 20 Ultra 5G è semplicemente la migliore scelta che possiate fare oggi. L'ergonomia rimane il suo vero punto debole (assieme al prezzo), ma per il resto Samsung ha realizzato un piccolo capolavoro tecnico.

Questo dispositivo potrebbe mettere a segno numeri importanti a livello commerciale. Costa tanto, troppo, ma la quantità di funzioni è tale da essere riduttivo definirlo semplicemente uno smartphone. Rimane il punto di riferimento per chi ha bisogno di produttività e vede nella S-Pen un accessorio imprescindibile. Considerando la qualità complessiva gli abbiamo assegnato il nostro Award.