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a cura di Saverio Alloggio

Amazon Prime ha superato i 100 milioni di abbonati in tutto il mondo. Ad annunciarlo è lo stesso Jeff Bezos, all'interno di una lettera ai  soci depositata preso la Securities and Exchange Commission. Una base di utenti enorme che, potenzialmente, può consentire al gigante di Seattle di imporsi in molti altri settori differenti dall'e-commerce, come quello dello streaming video presidiato da Netflix.

Come ricorderete infatti, l'abbonamento ad Amazon Prime prevede anche l'accesso ai contenuti di Prime Video, la relativa piattaforma di streaming. Gli investimenti verso questo servizio non sono mai cessati e, da questo punto di vista, può essere utile ricordare la situazione proprio in Italia. Nel nostro Paese, lo scorso anno, c'erano 300 titoli tra film, serie TV e documentari, diventati oggi ben 1.600.

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Non ci sono dubbi sul fatto che Amazon abbia i mezzi economici e l'infrastruttura per poter competere con Netflix. Peraltro l'abbonamento a Prime è in grado di attirare gli utenti anche in relazione a tutti gli altri servizi inclusi: spedizioni gratuite, consegne in 1 ora in alcune città, accesso a determinate offerte in anticipo, cloud illimitato per le foto, Twitch Prime, Audible gratis per 90 giorni, Music Unlimited a un prezzo inferiore, solo per citare quelli previsti per l'Italia.

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La chiave di volta però potrebbe essere quella degli investimenti nei contenuti originali, vero punto di forza di Netflix. In tal senso, a partire dal 2013 il gigante di Seattle ha iniziato a produrre direttamente film, serie-TV e documentari attraverso l'apposita divisione Amazon Studios. Tra questi, impossibile non citare The Grand Tour, probabilmente la produzione maggiormente nota.

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Riuscire a imporsi anche nel settore dello streaming video consentirebbe ad Amazon di avere accesso a nuovi ed enormi guadagni, derivanti anche in maniera indiretta. Pensiamo, ad esempio, alla sinergia che potrebbe crearsi tra la fruizione di una serie TV di successo su Prime Video e la vendita del relativo merchandising attraverso l'e-commerce.

Un mosaico che potrebbe completarsi con la crescita di Amazon nel settore dell'advertising. L'azienda guidata da Jeff Bezos, proprio nel 2018, si prepara a diventare, di fatto, il terzo big della pubblicità digitale, alle spalle solo di Google e Facebook. Come riportato dal Wall Street Journal, alcune delle principali holding media (Publicis Group, Wpp e Omnicom) sarebbero pronte ad aumentare considerevolmente i loro investimenti pubblicitari sulla piattaforma del gigante di Seattle.

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Complessivamente, si parla di una cifra vicina agli 800 milioni di dollari, che finirebbero nelle casse di Amazon in cambio di pubblicità. Si tratterebbe solo di un primo step, con le principali holding media pronte ad aumentare progressivamente gli investimenti pubblicitari, con percentuali che oscillano tra il 40% e il 50%. Potrebbe dunque concretizzarsi una vera e propria alternativa al duopolio Google-Facebook in questo settore.

Leggi anche: Netflix, è record di nuovi abbonati: 125 milioni nel mondo

Certo, non sarà semplice insidiare la leadership Netflix, che conta 125 milioni di abbonati in tutto il mondo, specificatamente interessati ai contenuti video. Amazon ha però certamente i mezzi per poterci provare, resta da capire se Jeff Bezos possa essere intenzionato o meno a fare sul serio nel mondo dello streaming video.


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