Android: Google vuole privilegiare Motorola

Nella causa di Oracle contro Google sono emersi nuovi documenti che inchiodano la casa di Mountain View: sapeva di usare codice coperto da proprietà intellettuale. L'azienda aveva trattato con Sun per una licenza open source di Java. Inoltre, Google intende privilegiare Motorola e Verizon nell'accesso ai codici di sviluppo delle future versioni di Android, a svantaggio di tutti gli altri partner.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Le cose si fanno complicate per Google nel processo Oracle. Da una parte sono emersi contatti con Sun che dimostrano che l'azienda sapeva di non avere la necessaria licenza Java per Android (ne parliamo nella seconda pagina).

Dall'altra sembrerebbe pronta a favorire Motorola e Verizon, concedendo accesso esclusivo ad Android fin dalle prime fasi di sviluppo. Ricordiamo che Motorola Mobility è stata acquisita dal colosso di Mountain View a ferragosto.

Oracle mette a segno un altro punto: Google ha cercato di accordarsi con Sun per le licenze Java

Partiamo proprio da quest'ultimo punto. Google è il fornitore del sistema operativo al momento più diffuso al mondo (negli USA siamo ormai vicini al 40 percento delle quote di mercato) grazie al fatto che Android è stato promosso come piattaforma libera, e come tale è stato adottato dalla maggior parte dei produttori di telefonia. L'acquisizione di Motorola aveva fatto temere ai partner di Mountain View che Google, oltre ad essere il fornitore ufficiale, potesse vestire i panni di un concorrente. La notizia di oggi concretizza questi timori.

Ecco i fatti. Florian Mueller di FossPatent, scartabellando nella documentazione processuale, ha scoperto un documento che testimonierebbe l'intenzione di Google di bloccare lo sviluppo open del suo sistema e, al contempo, di rendere disponibile il codice sorgente a tutti i produttori solo una volta completato. Motorola e Verizon sarebbero gli unici due partner a cui sarebbe concesso l'accesso privilegiato ai codici in fase di sviluppo.

Google ha promosso Motorola come partner privilegiato - Clicca per ingrandire

Il primo punto non è certo una novità, dato che già all'annuncio di Honeycomb Google aveva comunicato l'intenzione di standardizzare il suo sistema operativo per risolvere i problemi derivanti dall'eccessiva personalizzazione messa in atto dai partner. A stonare sarebbe il trattamento elitario a favore di Motorola, che secondo gli allarmisti le darebbe un vantaggio sui tempi di sviluppo dei nuovi prodotti e, di conseguenza, su quelli di produzione.

I più cauti sostengono tuttavia che quanto appena descritto sia banalmente in linea con il programma Nexus, i cui prodotti sono già stati realizzati in precedenza con partner privilegiati: il Nexus One era prodotto da HTC, l'S Nexus da Samsung, e infine il Motorola Xoom, tablet di riferimento per Honeycomb. Ora che Google ha acquisito MMI è naturale che i suoi prodotti siano fatti da Motorola.

L'ultima domanda che resta senza risposta è la seguente: dato che, come precisato da Oracle, Google partecipa allo sviluppo degli smartphone che useranno Android, i produttori (Samsung, HTC, LG, eccetera) saranno ancora disposti a fargli mettere becco nei loro progetti, adesso che Motorola sembra essere stata promossa a pupillo della casa di Mountain View?