Antitrust: in Francia si picchia duro, in Italia si accarezza

L'Autorité de la Concurrence ha sanzionato per 183 milioni France Telecom e SFR per pratiche anticompetitive nel settore mobile. In Italia l'AGCM l'anno scorso ha raggiunto complessivamente un volume di multe di soli 160 milioni di euro.

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a cura di Dario D'Elia

L'Antitrust francese quando sanziona nel campo delle telecomunicazioni fa davvero male, altro che le Authority italiane. Recentemente l'Autorité de la Concurrence ha multato France Telecom e SFR (Société Française de Radiotéléphonie) per pratiche anticompetitive nel settore mobile. Si parla di una "mazzata" da 183 milioni di euro.

Ma cosa hanno fatto di così grave? Semplicemente tra il 2005 e il 2008 i due operatori sono sbarcati sul mercato con offerte che consentivano rispettive chiamate illimitate. I clienti di France Telecom potevano telefonare a quelli SFR (e viceversa) sfruttando il forfait. L'Authority ha ritenuto che questa strategia attuasse una sorta di effetto "tribale" che nei fatti ha penalizzato i piccoli operatori emergenti come ad esempio Bouygues.

Con l'Autorité de la Concurrence non si scherza

SFR e France Télécom ovviamente hanno confermato che si appelleranno alla sentenza ma in ogni caso rimane una sanzione rispettivamente di 117,4 e 65,7 milioni di euro. Ora, di fronte a tali cifre un utente italiano potrebbe rimanere di sasso. Al di qua delle Alpi, a parte la storica multa nei confronti di Apple (toh, e stranamente non è un'azienda italiana), i nostri operatori TLC con le multe AGCOM e AGCM si sono fatti filtrini e sigarette arrotolate.

A marzo 2011, ad esempio, per servizi a pagamento non richiesti TIM, Vodafone, 3 e Wind hanno preso una multa complessiva di 870mila euro. A luglio 2010 per pratiche commerciali scorrette erano stati 400mila. E queste sono solo alcune, ma la sostanza non cambia e si riassume tutta nella Relazione Annuale 2012 dell'Antitrust, dove si scopre che da gennaio 2011 a maggio 2012 sono state comminate sanzioni per soli 160 milioni di euro.

Ma come, l'Autorité de la Concurrence pesta la coda a SFR e France Télécom una volta è spara 183 milioni, e l'AGCM balla il cha cha cha su tutti gli operatori TLC per un anno e arriva a soli 160 milioni?

"Siamo l'autorità più attiva in Europa", ha commentato Bruno Lasserre, presidente di Autorité de la Concurrence. "Questo orgoglio istituzionale esiste non tanto perché siamo potenti bensì perché ricordiamo a tutti le regole del gioco".

A noi forse basterebbe che l'AGCM diventasse un incubino per le TLC.