Apple e Samsung: pax globale sui brevetti ma non in USA

Apple e Samsung smetteranno di farsi la guerra sui brevetti in tutti i tribunali del mondo. La vera battaglia continuerò solo negli Stati Uniti.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Apple e Samsung hanno deciso di deporre le armi in tutte le battaglie legali che le vedono contrapposte per violazioni di brevetto. Tutte tranne una: la madre di tutte le guerre, ovvero quella statunitense. "L'accordo non prevede alcuna autorizzazione riguardante le licenze", si legge nel documento Samsung. Di fatto non si sono accordate poiché "le compagnie manterranno i procedimenti in corso davanti ai tribunali americani".

Altro che Pax

Oltreoceano si è già giunti ad alcune sentenze: basta ricordare quelle che hanno premiato Apple a maggio (120 milioni di dollari) e nel 2013 (900 milioni di dollari). Samsung attende ancora di rifarsi ma è probabile che con le chiusure delle cause in Australia, Giappone, Corea del Sud, Germania, Olanda, Regno Unito, Francia e Italia voglia giocare tutte le sue carte su un unico tavolo.

In ogni caso non si può che rilevare una diffusa strategia di "de-escalation". Apple e Google si sono accordate a maggio sui brevetti smartphone, e sempre Apple con Samsung hanno abbandonato l'appello presso l'International Trade Commission.

La guerra dei brevetti in fondo è condizionata dai costi: a guadagnarci in questi anni sono stati soprattutto i grandi studi legali. "Secondario" il fatto che vengano usate tecnologie sotto brevetto oppure che vengano elusi presunti diritti commerciali.