Apple indagata in Italia, manca un miliardo di euro

Inquirenti milanesi aprono un nuovo fascicolo su Apple. I profitti sarebbero stati falsificati per un miliardo di euro.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Apple è sotto indagine in Italia per frode fiscale, che avrebbe portato alla sottrazione di circa un miliardo di euro al fisco italiano. Due dirigenti dell'azienda sono indagati per il reato di dichiarazione dei redditi fraudolenta, racconta L'Espresso, ma i loro nomi sono ancora riservati in attesa di accertamenti. L'azienda l'estate scorsa era già balzata agli onori della cronaca per aver versato solo 3 milioni di euro alle casse italiane, nel 2012.

Non si tratta del solito aggiramento di cui abbiamo parlato più volte e che riguardo anche Amazon, Google e altre, ma di vera e propria evasione. "Apple Italia avrebbe sottostimato di 206 milioni di euro circa l'imponibile fiscale del 2010 di oltre 853 milioni quello del periodo d'imposta 2011, sulla base di una falsa rappresentazione delle scritture contabili e avvalendosi di mezzi fraudolenti tesi a ostacolare l'accertamento", spiega il collega Alfredo Faieta.

Le indagini sono affidate al PM Adriano Scudieri e al suo collega Francesco Greco. Secondo i togati nelle operazioni di Apple Italia qualcosa non torna: i sospetti sono nati in seno all'Agenzia delle Dogane lombarda, che avrebbe individuato indizi di attività illecita, "sulla base anche delle dichiarazioni dei clienti di Apple Italia, ben celati dietro un meccanismo fraudolento che ha portato all'apertura del fascicolo a carico dei due indagati", continua il pezzo del settimanale.

Si è così proceduto alla perquisizione della sede milanese di Apple, alla ricerca di documenti compromettenti. Apple ha contestato immediatamente l'operazione, e dovrà quindi pronunciarsi a riguardo il Tribunale del Riesame.

Bene, ma di cosa è sospettata Apple Italia? Sarebbe falso che l'attività si limiti al supporto di operazioni basate in Irlanda, e invece si tratterebbe un'attività commerciale italiana in piena regola. Se questa ipotesi fosse dimostrata, allora Apple non avrebbe avuto nessun diritto ad applicarsi quel famoso "sconto fiscale" di cui si è tanto parlato.

Ad assistere gli indagati sarà Paola Severino, già Ministro della Giustiza durante il governo Monti. Reuters ha cercato di ottenere un commento da Apple Italia, senza però ottenere risposta. Tutto questo accade, va ricordato, sullo sfondo di grandi manovre che vorrebbero cambiare il sistema fiscale e creare la "tassa Google" per incamerare immediatamente almeno un miliardo di euro. La faccenda qui è però molto più grave di così: una cosa è sfruttare un sistema fiscale a proprio vantaggio, e un'altra ben diversa violare le norme esistenti come, si sospetta, avrebbe fatto al dirigenza di Apple Italia.

In caso di riconosciuta colpevolezza Apple Italia dovrebbe pagare una sanzione, che per quanto salata difficilmente intaccherà le enormi ricchezze dell'azienda. Apple ha infatti una liquidità talmente abbondante che sta spendendo 10 miliardi e mezzo di dollari in robot e altre attrezzature da collocare negli stabilimenti dei propri fornitori, per la maggior parte asiatici. La cifra proviene da stime eseguite da Bloomberg, un'agenzia stampa che – almeno in ambito economico e finanziario – gode della massima fiducia.