ARM e AMD unite per creare il processore ibrido del futuro

ARM, AMD e altre aziende si sono consociate nella HSA Foundation. Il loro obiettivo è creare un nuovo tipo di architettura per i microprocessori. Dovrà essere altamente parallelizzata, funzionare con ogni sistema operativo e su ogni tipo di dispositivo.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

AMD, ARM e altri produttori di microchip hanno creato la HSA Foundation, il cui scopo è creare un nuovo tipo di architettura altamente parallelizzata, sotto al nome di Heterogeneus System Architecture. Vi partecipano anche Imagination Technologies, MediaTek e Texas Instruments.

Il consorzio "è stato fondato per definire e promuovere un approccio aperto e basato su standard per il calcolo eterogeneo che fornirà specifiche hardware comuni e un ampio ecosistema compatibile per rendere più facile agli sviluppatori la creazione di applicazioni innovative che possano avvantaggiarsi al meglio dell'hardware moderno".

HSA Foundation

La HSA Foundation punta quindi a creare CPU con diversi elementi che funzionano come dei coprocessori, ognuno dedicato ad attività diverse. Un approccio diverso rispetto a quello degli ultimi anni, e incentrato sulla facilità e la flessibilità della programmazione.

AMD e gli altri membri del gruppo sperano infatti di creare un'architettura che sia più semplice da programmare di OpenCL e aperta (mentre il CUDA è brevettato e controllato da Nvidia). Soprattutto però la neonata fondazione spera di creare chip che possano funzionare al meglio a prescindere dal sistema operativo usato, e soprattutto dalla piattaforma. Che siano utilizzabili cioè tanto su un PC desktop quanto su uno smartphone e dare il meglio quanto a prestazioni, calore prodotto e consumi.

"Pensando ai bisogni degli sviluppatori abbiamo progettato una piattaforma hardware per le alte prestazioni e l'efficienza energetica. HSA apre a un nuovo mondo di possibilità per PC, smartphone, tablet e notebook ultrasottili, così come sui più innovativi supercomputer e i servizi cloud che definiscono la modernità dei computer", ha affermato il presidente Phil Rogers.

Difficile dire cosa sarà di questa iniziativa, che vede un'inedita collaborazione tra aziende che fino a ieri erano concorrenti o al massimo s'ignoravano a vicenda. C'è un alto potenziale nell'unione di conoscenze così diverse nel campo dei semiconduttori, ed è lecito sperare che ne nasca un nuovo tipo di processore che possa davvero trovare posto tanto in un PC quanto in uno smartphone, e offrire prestazioni ed efficienza energetica sempre nel migliore dei modi. Sembra un po' utopico, ma dopotutto sognare non costa nulla.