Arriva il Parmigiano Reggiano con i microchip dentro

I produttori di Parmigiano-Reggiano stanno inserendo microchip commestibili nel formaggio per combattere i prodotti falsi

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I produttori di Parmigiano-Reggiano in Italia hanno un nuova arma tecnologica contro la falsificazione del made in Italymicrochip commestibili grandi quanto un granello di sabbia.

Solo le forme originali li avranno, ovviamente, e questo renderà più facile individuare i falsi. In giro per il mondo, infatti, abbonando falsi prodotti italiani - alimentari soprattutto - comportando un danno piuttosto rilevante per le aziende nazionali.

I chip sono piccolissimi e resistono anche se il formaggio viene grattugiato. Saranno applicati all’etichetta di caseina, cioè quella parte stampata visibile sulla crosta. Questa etichetta contiene già dati di tracciabilità e originalità, quindi i nuovi chip aggiungono un’ulteriore garanzia. All’occorrenza, è possibile eseguire una scansione per ottenere un ID seriale univoco che indica l’originalità dell’alimento. La lettura è possibile solo a distanza ravvicinata.

"Continuiamo a lottare con nuovi metodi", ha dichiarato al Wall Street Journal Alberto Pecorari, il cui compito è proteggere l'autenticità del prodotto per un gruppo che rappresenta i produttori di Parmigiano. "Non ci arrenderemo".

All’interno del chip sono contenuti informazioni che permettono di risalire alla provenienza del formaggio, e l’inalterabilità del dato è garantita dall’uso di un sistema blockchain. Altri settori, come quello farmaceutico o dei ricambi per auto, stanno prendendo in considerazione lo stesso sistema.

Il WSJ specifica che non è possibile leggere i chip a distanza, né usarli per “rintracciare una persona che li ingerisce”. Non è chiaro cosa accade in caso di cottura: le croste di parmigiano, si sa, sono deliziose se cotte nelle zuppe.

Foto di copertina: Aliona Gumeniuk su Unsplash