Bonifici istantanei obbligatori e senza costi aggiuntivi, rincari in arrivo?

L'UE adotta norme per bonifici istantanei gratuiti, assicurando trasferimenti di denaro in dieci secondi. Possibile aumento del canone bancario.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il Parlamento Europeo ha ratificato le nuove norme per i bonifici istantanei in euro, con l'obiettivo di eliminare i tempi di attesa e migliorare la sicurezza dei trasferimenti finanziari. Le banche e i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) saranno tenuti a garantire che tutti i bonifici siano elaborati istantaneamente, con il denaro che arriva sul conto del beneficiario entro dieci secondi dall'inizio della transazione. 

Addio quindi al bonifico “normale”, un’operazione che ad oggi si conclude anche dopo diversi giorni. Inoltre le banche non potranno più chiedere un costo aggiuntivo per il “privilegio” di fare un bonifico istantaneo. 

Ciò non significa che i bonifici saranno gratuiti: la banca potrà comunque chiedere un costo per l’operazione; per esempio, oggi in Italia la maggior parte delle persone paga da 0 a 1 euro per un bonifico. 

A questo punto le banche decideranno di rinunciare al profitto aggiuntivo? Non sappiamo esattamente di quanto stiamo parlando, ma probabilmente non è molto visto che la maggior parte di noi evita il bonifico istantaneo proprio perché costa di più - a meno che non sia strettamente necessario. 

Le banche, dunque, potrebbero dire si vabbè sono quattro soldi, è stato bello finché è durato ma pazienza. Purtroppo però è invece molto probabile che aumenteranno il costo del bonifico, oppure direttamente il costo del canone mensile (per chi lo paga). 

È quindi importante monitorare da vicino eventuali cambiamenti nelle tariffe bancarie e assicurarsi che i clienti non subiscano oneri finanziari aggiuntivi a causa di queste nuove normative. Un compito di cui si faranno carico le autorità nazionali. Se poi ci saranno dei sovrapprezzi ingiustificati, allora si entrerà nel territorio delle sanzioni e dei ricorsi infiniti, fino alla Corte Suprema dell’Unione. 

Si può trovare una soluzione che faccia tutti contenuti e che non diventi una spesa aggiuntiva per i cittadini europei? Vedremo, intanto ora gli stati membri hanno un anno per adeguare le normative nazionali.

Immagine di copertina: mvelishchuk