Canon PowerShot G16 è la compatta evoluta per il fotografo esigente

Recensione - Test della Canon PowerShot G16, ultima nata della fortunata famiglia Canon G.

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a cura di Mauro Piatti

La Canon PowerShot G16 è una compatta hi-end che racchiude in un robusto corpo macchina, in alluminio, gli ultimi ritrovati tecnici messi in campo da un costruttore che, nel corso degli anni, ha più volte saputo creare dei punti di riferimento nella categoria specifica.

A dire il vero oggi le concorrenti non mancano e si chiamano Nikon COOLPIX P7800, Olympus STYLUS XZ-2, Panasonic DMC-LX7 e Fujifilm X20, tutte basate su un sensore poco più grande di quello da 1/2.3" adottato, ad esempio, sulla quasi totalità delle bridge. Escludiamo volutamente dall’elenco la Sony RX100 II, che riteniamo per caratteristiche (sensore da 1") e prezzo appartenere ad una fascia leggermente superiore, pur essendo una compatta.

Chi è abituato a usare strumenti professionali e ne apprezza la funzionalità, l'affidabilità, l'immediatezza d'uso e la qualità dell'immagine, troverà in una macchina come la G16 tutto ciò di cui ha bisogno. Il luminoso zoom ottico 5x f/1,8-2,8, il sensore da 1/1.7” di tipo CMOS (retroilluminato) da 12,1 Mpixel e lo stabilizzatore Intelligent IS sono caratteristiche che non passano certo inosservate. Significano poter contare su tempi di posa più rapidi e una miglior qualità dell'immagine (minor rumore) quando la luce a disposizione è poca.

Contemporaneamente il sistema di elaborazione delle immagini basato sul nuovo processore DIGIC 6, utilizzato per la prima volta sulle Canon SX270/280 HS, offre per molti aspetti prestazioni superiori rispetto al precedente DIGIC 5. Il sistema HS migliora la ripresa di still picture e video in condizioni di scarsa illuminazione, spingendosi sino ad ISO 12800 con risultati ancora accettabili.

Dei precedenti modelli, la G16 eredita i numerosi controlli manuali, la possibilità di scattare in RAW secondo vari rapporti d'aspetto, il mirino ottico che può occasionalmente sostituire il più accurato monitor da 922 kpixel e la possibilità d'integrarsi in un sistema che comprende numerosi accessori dedicati, inclusi lenti di conversione, accessori per la macrofotografia, una custodia subacquea, ecc.

La connettività Wi-Fi è però la caratteristica distintiva che più balza all’occhio rispetto alla precedente PowerShot G15, per il resto molto simile alla neonata fotocamera anche dal punto di vista estetico.