Chip ARM a 64 bit con transistor FinFET per tablet e server

ARM e TSMC collaboreranno allo sviluppo di chip ARM a 64 bit con transistor FinFET. Un'intesa con benefici reciproci per entrambe le aziende, alla ricerca di soluzioni per svettare sulla concorrenza.

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a cura di Manolo De Agostini

I chip ARM a 64 bit saranno anche frutto del lavoro congiunto tra il progettista inglese e TSMC, l'azienda taiwanese che produce per conto terzi. Le due società hanno siglato un'intesa pluriennale che le vedrà collaborare su processi produttivi inferiori ai 20 nanometri e nello sviluppo della tecnologia dei transistor FinFET. Questo termine descrive un transistor non planare a doppio gate realizzato su un substrato SOI (Silicon On Isulator), basato sul design di un precedente transistor DELTA (single-gate, fully depleted lean channel transistor).

Le due aziende baserannola prossima generazione di processori ARM a 64 bit basati sul set d'istruzioni ARMv8, di cui il progettista ha già discusso in passato (ARMv8 a 64 bit sfida le CPU x86 per PC e server) e con la quale mira a coprire il mercato mobile, quello dei computer e i settori enterprise, come quello dei server per il cloud computing. La direttiva è di assicurare alte prestazioni ma al tempo stesso consumi ridotti, tipica caratteristica dei SoC ARM.

Si tratta di un grande accordo con benefici reciproci: ARM può appoggiarsi a TSMC per lo sviluppo e i test, assicurando ai partner la maturità della propria tecnologia. TSMC invece potrà farsi trovare pronta quando i partner di ARM avranno bisogno di un'azienda che produca i loro chip in volumi.

Secondo TSMC il processo a 20 nanometri dovrebbe essere pronto per la produzione in massa nel 2014. Ci sarà una sola versione di questa tecnologia, che coprirà differenti applicazioni, dai chip ultra-mobile agli smartphone, fino alle GPU ad alte prestazioni. TSMC ha inoltre confermato che ha intenzione di usare la tecnologia FinFET con il processo produttivo a 16 nanometri, probabilmente nella seconda metà del 2015.