Con Growish fai collette online per fare regali: utilissimo!

Growish è un servizio online che consente di organizzare delle collette fra amici e parenti per fare regali. Volendo è possibile anche acquistare buoni delle più importanti catene. Tutto è gratuito, ma per trasferire il denaro bisogna calcolare il 4% di spese.

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a cura di Dario D'Elia

Growish è un servizio online che consente di realizzare collette fra amici o parenti per fare regali. Si possono stabilire obiettivi in euro oppure puntare a buoni regalo da spendere nelle più note catene di negozi. Tutto è gratuito e la condivizione ovviamente avviene tramite social network o mail. Intervistiamo uno dei fondatori Claudio Cubito.

Startup italiane di successo

La rubrica è completamente dedicata alle nuove realtà imprenditoriali emergenti, ovviamente legate al mondo della tecnologia e del digitale. Ogni settimana Tom's Hardware darà visibilità a una startup e il suo fondatore, nella speranza che altri giovani possano trarre ispirazione. E magari qualche business angel o venture capital si metta una mano sul cuore e un'altra al portafogli. Scrivetemi a dario.delia@tomshw.it.

Perché a 50 anni dalla morte di John Fitzgerald Kennedy c'è una frase del discorso del suo insediamento che è ancora carica valore e forza propulsiva. "Non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro paese".

Pronti. Partenza. Via!


Presentati

Mi chiamo Claudio Cubito e dopo 20 anni dedicati all'industria chimica di giorno – di cui gli ultimi 8 come CEO di una multinazionale inglese – e alle mie passioni (hard rock e web) di notte, ho recentemente deciso di seguire a tempo pieno il mio cuore e i miei sogni: Growish è uno di questi.

Oltre alla chimica, che è stato un po' quello che "dovevo" fare, sono stato fondatore del mensile di musica hard rock più venduto in Italia (Metal Hammer), del primo fanclub mondiale dei Metallica, del primo portale italiano metal (metallus.it) con un servizio di e-commerce, e della filiale italiana di EMP Mailorder Italia (www.emp-online.it) che in soli 4 anni ho contribuito a portare ad oltre 7 milioni di Euro di fatturato, oltre 150.000 clienti attivi e 180.000 fan su Facebook, grazie a forme innovative di social commerce.

Claudio Cubito

Nel 2011 ho compreso che se avessi continuato a non avere il coraggio di lasciare il "posto di lavoro sicuro" che mi aveva dato la chimica, non avrei mai seguito i miei sogni davvero e a tempo pieno. Il successo dell’e-commerce di EMP richiedeva la mia presenza a tempo pieno e io non potevo lasciare il mio lavoro in poco tempo. Ho quindi deciso di rimanere socio di EMP Italiapermettendo al team di crescere senza di me (con un altro direttore marketing a tempo pieno), e di iniziare un processo di uscita della società chimica che dirigevo, che si è concluso nella primavera del 2012.

Ho 47 anni, sono laureato in Chimica Industriale e iscritto all’Albo dei Giornalisti dal 1992. Ho un MBA in Marketing & Finance, una certificazione in Programmazione Neurolinguistica e coaching e sono senior trainer per il miglioramento delle abilità di negoziazione. Dal 2012 sono Co-Founder e CEO di Growish.


Presenta la tua startup

Giugno 2011. Mio 44esimo compleanno. Speravo fosse la volta buona per ricevere la mia tanto desiderata tavola da kitesurf. Sfortunatamente, mia madre aveva paura di sbagliare modello, mia suocera non sapeva dove trovarla e mia cognata – che vive in un’altra città – non sapeva come raccogliere i soldi a distanza. Alla fine ho ricevo un magnifico portafoglio, un pigiama in filo di scozia e l’ennesima cravatta…

Era ora di mettere fine alla maledizione dei "regali indesiderati" e dei problemi di raccogliere i soldi da persone diverse e in luoghi diversi. È così che nasce Growish.

Ne ho parlato con Edmondo Sparano, Partner dell’incubatore certificato di startup innovative Digital Magics – già a lavoro su un progetto simile – e unendo le forze siamo arrivati alla prima versione di Growish che abbiamo lanciato nel 2012, quando io ho terminato il lavoro nell'azienda chimica. Una lista universale dei propri desideri dove si potesse invitare amici e parenti a realizzarli… (anche) in gruppo.

Dopo un anno di attività ci siamo accorti, anche grazie a ricerche di mercato che abbiamo commissionato, che il problema più grande non era quello dell'indecisione sul regalo da fare, ma – per tutte le volte che era necessario comprare un regalo di gruppo o pagare qualsiasi cosa in gruppo – che la difficoltà maggiore era dovuta al mancato o ritardato pagamento della quota concordata da parte di uno o più partecipanti alla colletta.

Abbiamo studiato dei modelli simili all'estero e abbiamo compreso che serviva uno strumento semplice e sicuro per raccogliere denaro tra amici ed esaudire qualsiasi desiderio. Quindi minor focus su cataloghi di regali e maggior focus sulla piattaforma di pagamenti di gruppo che – realizzata in compliance con le leggi in materia di raccolta di denaro e antiriciclaggio – presenta forti complessità, soprattutto in Italia.

Growish

Verso la fine del 2013, al team si sono uniti Domingo Sarmiento Lupo (28 anni), il nostro CTO, un ingegnere italo-venezuelano molto bravo anche come sviluppatore e Alessandro Martello, di età ed esperienze simile alla mia, e con una forte esperienza nel mass market, in quanto è stato Marketing Director & Innovation Manager in Henkel.

Abbiamo quindi rifocalizzato team e sforzi e a marzo 2014, dopo 9 mesi di sviluppo, abbiamo lanciato la nuova piattaforma di Growish per le collette online: www.growish.com

Ora, su growish amici, parenti e colleghi, anche distanti fra loro, possono condividere la spesa, acquistando "in quote" un regalo per qualsiasi occasione – Natale, compleanni, matrimoni, lauree, nascite, anniversari, viaggi, eccetera – in modo automatico, semplice e sicuro. Una volta aperta una "colletta", si invitano amici e parenti a partecipare via e-mail o tramite Facebook e al termine è possibile incassare la quota raccolta oppure acquistare una delle oltre 100 giftcard di importanti aziende come Alitalia, Amazon, Cisalfa, Chicco, Coin, Decathlon, Eataly, iTunes, Mondadori, Trony, UPIM, Zalando, i cofanetti di Emozione3 e – a breve – i prodotti di una serie di e-commerce che stanno integrando il bottone "Paga con Growish" sulle loro pagine web, per consentire ai propri clienti di creare una colletta per uno specifico prodotto e riceverlo direttamente a casa.


La più grande difficoltà che hai incontrato nello sviluppo del tuo progetto

Penso principalmente a tre difficoltà.

La prima è di carattere progettuale: quando hai in mente una visione del progetto sei portato a concentrarti su tutte le possibili caratteristiche ed evoluzioni anziché sulle funzionalità elementari. Noi – ad esempio – abbiamo già in mente gli sviluppi futuri di Growish dei prossimi due anni, ma abbiamo imparato a non cadere più in tentazione. Semplicità, efficacia, poche feature, ma che funzionano in modo semplice e su cui far crescere la community e l’awareness nei primi 12 mesi. Growish è un sistema innovativo e quindi occorre che gli utenti lo capiscano in breve tempo e si fidino. Abbiamo quindi messo da parte gli aspetti che ti permettevano di scegliere un regalo, aggiungerlo da qualsiasi sito, ecc... Ora con tre semplici click l'obiettivo di Growish è immediato: aprire una colletta, invitare gli amici, ritirare tutte le quote o fare l’ordine di una giftcard, di un cofanetto o di un prodotto una volta raccolto i soldi.

La seconda è di carattere legale: la piattaforma permette di fare raccolta di denaro a un utente tramite un numero di utenti. Non è Growish che raccoglie il denaro, ma i soldi vengono raccolti su un e-wallet di moneta elettronica di chi "apre" la colletta. Abbiamo dovuto trovare un istituto di moneta elettronica che ci mettesse a disposizione gli e-wallet e costruire il servizio. Questo ha però comportato anche approfondimenti legali, fiscali e di sicurezza perché le leggi in materia sono alquanto restrittive. Una soluzione più semplice sarebbe stata quella di utilizzare PayPal, ma abbiamo scelto una strada più "proprietaria" e personalizzabile sulle nostre esigenze, che ci dà molta flessibilità verso i nostri utenti e i nostri partner.

Growish

Ancora oggi – visto che siamo una società italiana – ci troviamo ad affrontare complicazioni fiscali e legali che chi opera dall’estero spesso ignora e questo ci pone in una situazione competitiva svantaggiata.

La terza è di carattere finanziario-economico: consulenze, pareri, sviluppi sono costosi e quindi c’è la necessità di avere un supporto di investimenti nella fase iniziale, ancora prima di andare online, che siamo riusciti ad ottenere grazie all’incubatore Digital Magics, che ci ha dato un grande supporto, soprattutto negli ultimi 9 mesi, quando proprio grazie al loro lavoro di sviluppo e al loro investimento seed, siamo riusciti ad innestare la marcia giusta.


Un consiglio per tutti gli startupper

Nella mia esperienza, i maggiori successi sono arrivati grazie alla perseveranza e alla forza di non mollare mai. Inoltre penso che un team affiatato, motivato e con buone competenze possa essere un valore aggiunto per qualsiasi impresa, soprattutto per una neoimpresa digitale.


Un errore da non fare

Pensare che la propria idea debba avere mille funzionalità prima di essere lanciata sul mercato. Spesso ci illudiamo che basti inserire una funzionalità in più per riuscire a fare in modo che più persone usino la tua applicazione o comprino il tuo prodotto. Meglio essere semplici, partire con una funzionalità sola. C’è sempre tempo per aggiungerne altre.


Cosa cambiare in questo paese per favorire le startup

Come ho detto prima. Leggi snelle, semplici e chiare, in linea con le normative europee. Non è possibile che noi ci troviamo a fatturare dei servizi di pochi Euro – mentre nostri concorrenti transalpini non lo fanno – perché nel 2011 è uscita una legge che ne abrogava l’obbligo, ma visto che fino a oggi non sono usciti i regolamenti, l’obbligo rimane.

Non è possibile che – in Italia – sul regime d'IVA delle gift card venga applicata una legge del 1972, quando non si sapeva neanche cosa fossero. È ovvio poi che ci siano "buchi" normativi e ti trovi con problemi tipici dell’economia digitale che nel 1972 non potevano essere previsti dai legislatori.

Non è possibile che quando hai un quesito fiscale o legale, questo continui a essere un Paese di poche certezze, regole rigide e molta confusione. Poi arriva qualcuno dall’estero, con i server all’estero e fa quello che vuole, mentre tu sei ancora lì che impazzisci a trovare una soluzione in accordo con le leggi italiane.


Tre motivi per continuare a fare impresa e credere nel Made in Italy

La nostra creatività e passione ha pochi rivali all'estero. Inoltre, per i motivi di cui sopra, questo è un Paese che continua a essere difficile e poco attrattivo per gli stranieri, quindi c’è molto spazio di crescita all'interno, visto che inoltre l'economia digitale deve ancora svilupparsi.

 


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