Con la batteria spray i bicchieri di birra ricaricano i telefoni

Creata la batteria spray. Alcuni ricercatori della Rice University hanno realizzato un composto spruzzabile su qualsiasi superficie che può potenzialmente trasformare ogni oggetto in una batteria.

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a cura di Manolo De Agostini

La batteria spray agli ioni di litio è realtà. Sviluppata da ricercatori della Rice University è costituita da strati - ognuno dei quali rappresenta i componenti di una batteria tradizionale - che si possono spruzzare su qualunque superficie. Questo ha un'importante valenza, non solo perché tutto potrebbe diventare potenzialmente una batteria, ma anche perché eliminando il problema degli ingombri del "pacchetto" la progettazione di ogni dispositivo sarebbe notevolemente più agevole.

Il team che ha realizzato questa miracolosa batteria è guidato da Neelam Singh. Lei e il suo team hanno passato molto tempo nel formulare, miscelare e testare vernici per ognuno dei cinque componenti, disposti a strati, che compongono la batteria: due collettori di corrente, un catodo, un anodo e un polimero separatore nel mezzo.

I materiali sono stati aerografati su piastrelle come le ceramiche del bagno, polimeri flessibili, vetro, acciaio inox e persino un boccale di birra. Il primo esperimento realizzato ha portato a "collegare in parallelo" nove batterie-piastrelle, una delle quali sormontata da una cella solare capace di convertire l'energia di una luce bianca di laboratorio.

Quando le batterie si sono caricate completamente, sia dal pannello solare sia dalla corrente elettrica tradizionale, sono riuscite ad alimentare per circa sei ore (fornendo costantemente 2,4 volt) una serie di diodi LED che hanno formato la scritta RICE. Anche dopo 60 cicli di carica e scarica le batterie hanno perso di poco la loro capacità massima.

Ogni strato di questa vernice è stato ottimizzato, e la "parte più difficile è stata raggiungere la stabilità meccanica. Il separatore ha svolto un ruolo fondamentale", ha dichiarato Neelam Singh. "Abbiamo scoperto che i nanotubi e gli strati catodici si accoppiano molto bene, ma se il separatore non è meccanicamente stabile, rimuove il substrato. L'aggiunta di PMMA conferisce la giusta adesione al separatore". Una volta dipinte, le piastrelle e altri oggetti sono stati infusi in un elettrolita, termosaldati e sottoposti al processo di carica.

L'aspetto interessante di tutto il processo è che la vernciatura spray è già un processo industriale, quindi questo metodo non richiede grandi investimenti al settore produttivo. C'è tuttavia una limitazione in questa tecnologia, cioè l'esigenza di effettuare il tutto in un ambiente asciutto e privo di ossigeno. Neelam Singh ha dichiarato che il suo team sta ricercando elettroliti che rendano più facile creare batterie spray all'aria aperta. Ovviamente, non solo per questo aspetto, siamo ben lontani da vedere prodotti commerciali dotati di questa innovativa soluzione. Il fatto che però funzioni è benaugurante.