E gli smartphone?

HDMI, DisplayPort, Thunderbolt, USB e le altre: le interfacce per il video (e non solo) che attualmente dominano il mercato.

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a cura di Tom's Hardware

MHL, l'HDMI degli smartphone

Quanto abbiamo scritto finora permette di farsi un'idea sulle interfacce usate per collegare una TV a un lettore Blu-Ray, a un decoder, a un PC, a uno smartphone…no! Fermi! Per lo smartphone c'è un'altra soluzione.

Dal momento che i telefoni cellulari si sono fusi con i lettori audio/video, è diventato naturale voler proiettare su grandi schermi i contenuti memorizzati sul proprio smartphone. Questa bella idea ha subito trovato difficoltà a causa della mancanza di spazio disponibile su questi dispositivi. Sono dotati di una sola porta, che deve già essere usata per ricaricare e trasferire i dati. Con l'eccezione di Apple, tutti gli smartphone usano una micro USB (USB C sui modelli più recenti). Non è un problema! I costruttori e gli sviluppatori di HDMI hanno creato una soluzione: MHL.

MHL, o Mobile High-Definition Link, è uno standard pensato per avere la trasmissione di video in alta definizione, audio a otto canali e l'energia richiesta per alimentare il dispositivo sorgente. La tipica implementazione di MHL richiede:

  • una porta micro USB sul dispositivo sorgente
  • una porta HDMI compatibile MHL sull'apparecchio per la ricezione

Lo standard non definisce un connettore specifico e potrebbe essere applicato ad altri formati. MHL è disponibile in tre versioni. MHL 1.0 ha più o meno le stesse capacità di HDMI 1.2: video Full HD (60 fps), audio a 8 canali, HDCP 1.4. Un ricevitore MHL 1.0 (come un televisore) può anche alimentare la sorgente (ad esempio uno smartphone) con una potenza di 2,5 W. Le specifiche MHL 2.0 ricordano quelle HDMI 1.3 aggiungendo la possibilità di visualizzare i formati 3D. La potenza disponibile minima passa a 4,5 W (7,5 W massimi).

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MHL 3.0 completa la serie e supporta la visualizzazione in 4K (a 24 frame al secondo) e spinge la potenza a 10 W. Riesce anche a gestire più schermi che condividono lo stesso o differente contenuto.

In futuro arriverà un aggiornamento chiamato super MHL. Non è stato progettato per il 4K, ma per l'8K a 120 fps. La banda passante sarà di 36 Gbit/s e potrà essere incrementata virtualmente a 108 Gbit/s tramite l'uso della compressione del flusso video in tempo reale (DSC).

I promotori di MHL affermano che nel mondo ci sono 750 milioni di dispositivi compatibili. Sembra tuttavia che lo standard sia stato abbondonato dai produttori. Samsung, in particolare, dopo averlo integrato in tutti i modelli top di gamma fino allo scorso anno l'ha rimosso dal Galaxy S6 e Note 5. Tra i top di gamma recenti solo l'Xperia Z4 gli è rimasto fedele. 

Slimport, il nemico discreto

SlimPort è un marchio registrato dall'azienda Analogix. È l'equivalente di MHL su una DisplayPort. Analogix ha lavorato con VESA per integrare la sua tecnologia nello standard DisplayPort. SlimPort ha il nome commerciale MyDP. Come DisplayPort non richiede il pagamento di royalty.

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La promessa è simile a quella di MHL: vedere su un grande schermo (TV, monitor) il contenuto di un dispositivo mobile come uno smartphone. Per fare questo deve essere dotato di un chip Analogix per eseguire le necessarie conversioni. Quindi basterà semplicemente collegare lo smartphone allo schermo tramite un adattatore (passivo) adeguato.

Il primo telefono compatibile era il Google Nexus 4. Il Nexus 5 e il Nexus 7 sono arrivati dopo: a seguire LG G3, G4 e V10.