E-commerce italiano in grande salute

Il commercio italiano scoppia di salute, malgrado il ritardo del broadband e la sfiducia tutta italiana nei confronti dei sistemi di pagamento; le frodi sono ai minimi storici.

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a cura di Dario D'Elia

E-commerce italiano in grande salute

Il rate di crescita del commercio elettronico continua ad essere positivo. Dal 2000 - quando sono iniziate le rilevazioni - si è passati da circa 343 milioni di euro di fatturato ai 4.107 milioni di euro del 2006. Le previsioni indicano una crescita per il 2007 del 30%, e un fatturato complessivo di 5.328 milioni di euro.

"Anche quest’anno rileviamo, per il settimo anno consecutivo, una crescita a due cifre. A trainare il mercato nel 2007 è ancora il turismo che cresce con un tasso ben superiore alla media. Bene anche il comparto dell’abbigliamento dove vi sono alcune interessanti novità: iniziative nuove con modelli di business innovativi e l’ingresso ormai imminente di alcune grandi griffe. Certo è un buon risultato, ma si può fare di più. Anzi, si deve fare di più se si vuole colmare il divario che ci separa dagli altri Paesi industrializzati", ha sottolineato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio B2c della School of Management del Politecnico.

"Con una crescita del 30%, anche se superiore a quella dei principali Paesi europei, l’Italia fa comunque fatica ad allinearsi agli altri, sia in termini di valore assoluto dell’e-Commerce - l’Italia è un decimo della Gran Bretagna e un terzo della Francia - che in termini di penetrazione dell’e-Commerce sul totale delle vendite ai consumatori finali (0,6% in Italia contro valori che vanno dall’1,5 al 5% negli altri paesi)".