Le stelle cadenti sono meteoriti incendiati dall'attrito

Torniamo al nostro elenco di miti e bufale. Questa volta parliamo di vaccini, Albert Einstein, Stazione Spaziale Internazionale e altre cose.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le stelle cadenti sono meteoriti incendiati dall'attrito

L'avrete almeno sentito dire, e magari ne siete convinti: un meteorite che precipita, o una capsula che rientra dall'orbita, si scaldano tantissimo – fino a incendiarsi – per colpa dell'attrito tra l'oggetto stesso e l'aria. È abbastanza intuitivo in effetti: l'aria è una fonte di attrito, e l'attrito in generale provoca il riscaldamento delle superfici. Se tocchiamo le gomme di un'auto dopo qualche chilometro in autostrada, non sono forse calde?

Certo che lo sono, ma non vale lo stesso per il resto del veicolo. Non c'è forse attrito tra la carrozzeria e l'aria, o tra l'aria e le superfici di vetro? E allora perché non si scaldano? Il calore si genera effettivamente per via dell'aria, ma quando una meteora precipita non è una semplice questione di attrito.

Stelle cadenti

Stelle cadenti

Più precisamente è la pressione a generare calore, così tanto da rendere la roccia incandescente e "accenderla" creando il tipico effetto delle stelle cadenti. Il corpo in caduta è abbastanza veloce, infatti, da comprimere moltissimo l'aria di fronte a sé. L'aria altamente compressa genera calore: senza scomodare le leggi della termodinamica, ci limitiamo a dire che è un fenomeno osservabile anche a casa con un compressore, se si tenta di gonfiare una gomma o una materassino può capitare che la pressione dentro il tubo diventi eccessiva e questo si scaldi – se l'ugello non è ben posizionato sulla valvola.  

Si può comunque affermare che questo non è proprio un mito o un errore: dire che è l'attrito a generare il calore si può accettare come sintesi un po' approssimativa, ma non è il caso di strapparsi i capelli – ci sono errori peggiori che andrebbero corretti.