Curiosity trova azoto su Marte, è la prova che c'era vita?

Il rover Curiosity della NASA ha individuato tracce di azoto sulla superficie di Marte, in prossimità del cratere di Gale. Gli esperti fanno appello alla prudenza: non è una prova certa che ci fosse vita.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Curiosity ha trovato tracce di azoto sulla superficie di Marte. Secondo la NASA potrebbe essere una prova della possibile esistenza di forme di vita sul Pianeta Rosso in tempi remoti, anche se è troppo presto per tirare conclusioni. Per capire quali sono i possibili scenari che si aprono con questa scoperta bisogna fare un passo indietro.

Rover su Marte

Perforando le rocce marziane nell'area del cratere di Gale il rover Curiosity ha raccolto campioni – analizzati dal laboratorio mobile di bordo – di nitrati, composti contenenti azoto. Questi componenti possono ricondurre a organismi viventi, perché l'azoto è un costituente fondamentale delle molecole organiche più importanti dal punto di vista biochimico, ed è presente anche nel DNA, nell'RNA e nelle proteine.

"Trovare una forma biochimicamente accessibile dell'azoto è di supporto alla tesi secondo cui anticamente l'ambiente marziano attorno al Cratere di Gale fosse abitabile" ha spiegato Jennifer Stern del NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland.

Questa informazione si aggiunge alle altre prove raccolte dai rover, fra cui le tracce di una passata presenza di acqua allo stato liquido e di materia organica. La stessa NASA tuttavia sottolinea che "non ci sono prove che suggeriscono che le molecole di azoto che sono state trovate siano state create da forme vita". Anche perché per quanto ne sappiamo al momento "la superficie di Marte è inospitale per le forme di vita conosciute".

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Quindi? Secondo i ricercatori dell'agenzia spaziale statunitense le tracce (che sono antiche) potrebbero anche provenire da meteoriti che sono caduti su Marte, fulmini e altri processi non biologici. Insomma non è una prova inconfutabile della presenza di forme di vita. Ancora una volta restano molti dubbi da sciogliere sul Pianeta Rosso, che si sommano a quelli relativi ai picchi di emissioni di metano rilevate a dicembre vicino alla superficie di Marte.

Curiosity si sta muovendo attualmente ai piedi del monte Sharp, una montagna alta circa 5.500 metri, composta da strati sedimentari. Ricordiamo che le missioni di esplorazione dei rover attuali e di quelli futuri hanno l'obiettivo di raccogliere informazioni in vista di una spedizione umana su Marte, che la NASA ha in programma per il 2035.