La fondazione Mozilla ha creato una lista di oggetti che non dovreste comprare se vi interessa proteggere la vostra privacy. Si potrebbe pensare a prodotti semisconosciuti, progettati da società con pochi scrupoli interessate solo a vendere in fretta, ma si scopre che l'elenco contiene oggetti famosi. Quasi certamente ne possedete almeno uno. L'indice è il risultato dell'iniziativa Privacy not included, ed è alla sua seconda edizione.
Al livello più basso, indicato come solo "un po' inquietante" troviamo per esempio Nintendo Switch, Playstation 4 e Xbox One, insieme ad Amazon Kindle, Apple TV, Philips Hue. "Abbastanza inquietanti" sono invece Apple iPad e AirPods, Ftibit Versa e Charge 3, il termostato Nest, Garmin Vivosport, Parrot Bebop 2 e molti altri oggetti normalmente in commercio. La categoria "molto inquietante" include invece DJI Spark, la videocamera di sorveglianza Nest, Google Home, Amazon Echo Spot e Amazon Echo Dot. La lista include, prevedibilmente, anche un buon numero di prodotti indirizzati ai bambini.
Perché Mozilla afferma che questi oggetti mettono a rischio la nostra privacy? Per ogni oggetto la Fondazione ha creato una pagina dedicata, dove ognuno di noi può esprimersi su quanto preoccupante sia il prodotto in questione: la media dei voti poi determinerà il posizionamento dell'oggetto stesso nella lista.
Per aiutarci a decidere come votare, Mozilla offre una serie di informazioni specifiche sull'oggetto: se può spiarci in qualche modo (tramite la videocamera, il microfono o la posizione), se usa la crittografia, quanto è leggibile e comprensibile la documentazione sulla privacy, se condivide i dati con altre aziende oltre al produttore. Mozilla ci informa poi sulle possibilità di controllo "concesse" al compratore, e su come l'azienda produttrice gestisce, o ha gestito in passato, i problemi di sicurezza.
La guida è dunque un tentativo di "fornire alla gente uno strumento per prendere decisioni informate, quando comprano regali connessi a Internet", come ha spiegato la vicepresidente di Mozilla Ashley Boyd. "Questi prodotti stanno diventando molto popolari. E in alcuni casi ci si dimentica facilmente che sono connessi a Internet".
Alcune delle aziende coinvolte hanno risposto all'iniziativa di Mozilla, in particolare quelle i cui prodotti sono finiti in fondo alla lista. DJI per esempio ha affermato che la sicurezza dello Spark non è mai stata violata, se non da qualche appassionato che ha lavorato sul proprio per aumentarne le prestazioni. L'AD di Anova, il cui Precision Cooker è venduto anche in Italia, spiega invece che hanno già in programma di aggiungere la crittografia alla prossima generazione di prodotti, e stanno considerando la possibilità di farlo anche su quelli già in commercio tramite un aggiornamento.
È interessante anche il fatto che per molti prodotti Mozilla non è riuscita a verificare alcuni parametri, e questo di per sé è già un problema. "Se non riesci a sapere qualcosa", spiega ancora Boyd, "significa che c'è un problema di comunicazione tra il produttore e i consumatori. Vorremmo che le aziende fossero più chiare e trasparenti riguardo a ciò che fanno questi oggetti. Crediamo che sia un cambiamento necessario".
Una lista di 70 prodotti è ovviamente una "goccia nel mare", come riconosce la stessa dirigente di Fondazione Mozilla. Il punto infatti non è creare una lista esaustiva, probabilmente non sarebbe nemmeno possibile, ma ricordare ai consumatori che comprare oggetti "smart" significa o può significare anche esporsi a qualche rischio per la privacy.
Resta a ognuno di noi, comunque, stabilire quanto sono seri i rischi e quali siamo disposti ad affrontare. Una documentazione scritta male non è grave quanto l'assenza di crittografia; un accessorio da cucina non è preoccupante quanto un dispositivo che inquadra e registra l'audio nella stanza dei nostri figli. In un caso un criminale potrebbe rovinarvi la carne cuocendola troppo, nell'altro fare fotografie ai bambini o magari terrorizzarli con voci sconosciute.
La moda culinaria del momento è la cucina sottovuoto con un accessorio connesso. Questo per esempio costa circa 100 euro, ideale per fare una prova!