DJI Avata, un vero drone FPV alla portata di tutti | Recensione

Con Avata, DJI svela un nuovo drone FPV compatto, veloce e utilizzabile anche dagli utenti meno esperti.

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a cura di Federico Vecchio

Come molti sapranno DJI, con sede a Shenzhen, è un’azienda divenuta famosa nel mondo per la sua gamma di droni progettati per scattare foto e girare video aerei ad alta risoluzione. Nel corso degli anni però DJI si è evoluta arrivando a promuovere anche stabilizzatori e action camera, come la nuovissima Osmo Action 3 di cui vi abbiamo parlato in questa recensione.

Il settore dei droni è in continua evoluzione e per rimanere al passo con le nuove tendenze, DJI è scesa in campo con un FPV (First Person View, in italiano “visione in prima persona”), ossia un drone pronto al volo e relativamente facile da usare conosciuto con il nome di Avata. Quest’ultimo non è il primo drone FPV firmato DJI, nel 2021 è stato infatti presentato anche “FPV”, un quadricottero di dimensioni generose che aveva aperto le porte del mondo First Person View anche ai clienti del marchio cinese. Questo drone risultava estremamente capace ma aveva peso e dimensioni da non sottovalutare; aspetti che lo hanno reso fin da subito poco appetibile per il consumatore medio.

DJI ha quindi deciso di rimettersi a lavorare sul progetto creando Avata, un mini drone pronto all’uso, facile da pilotare anche per quel genere di utenti che non hanno particolare familiarità. DJI Avata pesa infatti 410 grammi (notevolmente di più dei 249 g del DJI Mini 3, ma molto meno dei 795 g di DJI FPV) e può essere ospitato all’interno di una mano tesa abbastanza grande (180×180×80 mm). Nonostante non sia pieghevole è comunque estremamente facile da portare con sé, anche includendo il visore e i controller di movimento.

Il drone è distribuito con in dotazione il DJI Motion Controller ma non con il DJI FPV Remote Controller 2. L’idea di DJI è quella di dare un punto di partenza più intuitivo e adatto ai principianti. Nonostante si possa volare in modalità Normale e Sport utilizzando il DJI Motion Controller in dotazione, per ottenere l'esperienza completa in modalità manuale è necessario il DJI FPV Remote Controller 2, non previsto nella confezione. Il motion controller riesce a garantire un volo divertente e spensierato ma, considerato il target del prodotto, ci sarebbe piaciuto trovare un kit con anche il DJI FPV Remote Controller 2 incluso. Il motivo è presto detto; questo dispositivo, come accennato, è l’unico che consente di utilizzare Avata “a piena potenza” e dover dipendere da un accessorio extra che potrebbe andare sold out (come lo è in questo momento) potrebbe lasciar perplessi alcuni acquirenti.

Avata rappresenta un approccio più ponderato e più semplice al mondo del volo FPV rispetto al suo predecessore, garantendo una portabilità ed una facilità di volo (in modalità Normal o Sport) senza eguali. Naturalmente per i più esperti rimane a disposizione la modalità Manual che permette di effettuare delle vere e proprie acrobazie. Un altro punto a favore di DJI Avata, rispetto al suo predecessore, è il design ad eliche coperte che permette di volare in ambienti chiusi senza doversi preoccupare di andare ad urtare con le eliche e danneggiare il drone e l’ambiente circostante.  Avata andrà infatti a rimbalzare - se la velocità non è eccessiva - contro le superfici permettendo un volo sicuro e divertente.

Per pilotare un drone FPV è necessario indossare un visore stereoscopico in grado di immergere l’utente in volo insieme al drone; un’esperienza sicuramente molto suggestiva e che viene ulteriormente migliorata con l’introduzione dei DJI Goggles 2, un’evoluzione rispetto alla versione adottata su DJI FPV. La nuova declinazione è più compatta, reattiva e pratica da utilizzare. La principale differenza tra il visore Avata e quelli che si potrebbero usare con un FPV standard, risiede nella presenza di App Fly; in altre parole, non è più necessario utilizzare il proprio smartphone mentre si è in volo.

Quello che manca all'Avata, rispetto al DJI FPV, sono i sensori nella parte anteriore. Avata è dotato di soli sensori di rilevamento del suolo, che si attivano nelle modalità Normal e Sport, ma non Manual ma questo è irrilevante quando si tiene conto della praticità del velivolo. Nel complesso, il design dell'Avata è eccellente, l’unico criticismo si può sollevare riguarda la posizione dello slot USB-C e microSD che si trovano nella parte interna del corpo proprio affianco ad una delle eliche, rendendo le operazioni di cambio SD piuttosto complesse. In ogni caso DJI ha pensato anche a questo fornendo oltre 20 gb di spazio di archiviazione interno. 

Vale la pena notare che con Avata sarà necessario fare ricariche non solo alle batterie per il drone ma anche i Goggles 2 devono essere caricati: l'autonomia del visore è di circa 110 minuti. Il DJI Motion Controller funziona per circa cinque ore e impiega 2,5 ore per ricaricarsi, mentre il DJI FPV Remote Controller 2 offre una durata della batteria di nove ore e si ricarica contemporaneamente.  Parlando di velocità, Avata se utilizzato in modalità normale raggiunge poco meno di 30 km/h, mentre in modalità sport quasi 50km/h. La modalità manuale richiede un po’ più di dimestichezza ma una volta presa confidenza sarà possibile fare manovre sorprendenti che nessun altro drone convenzionale è in grado di offrire.  La batteria in dotazione offre circa 18 minuti di volo e un raggio di trasmissione massimo di 10 km, consigliamo vivamente l’acquisto della Fly More Kit da 249€ per avere due batterie supplementari.

In termini di qualità video, è possibile catturare immagini in movimento fino a 4K a 60fps o frame rate superiori a 2,7 K o 1080p. Il sensore rappresenta un aggiornamento significativo rispetto a quello precedente con un sensore da 1/1,7’’ rispetto a 1/2,3’’ di DJI FPV.La fotocamera ha inoltre quasi il 64% in più di superficie per catturare la luce, con un'area quadrata di 43mm rispetto a 28,46 mm. Questo non solo consente una maggiore sensibilità in condizioni di scarsa illuminazione, ma fornisce anche una gamma dinamica superiore durante la post-produzione.

Con la fotocamera in modalità "Auto", Avata opera in una gamma ISO di 100-6400, ma le impostazioni manuali consentono di spingerla fino a 25600 ISO per l'acquisizione di scene notturne. Un aspetto speciale di DJI Avata riguarda la compatibilità con GryoFlow, un fantastico strumento software per stabilizzare le riprese. Disattivando EIS (RockSteady e HoizonSteady), il drone incorporerà tutti i dati giroscopici dal suo volo nel video. Una volta che il video è stato caricato in GyroFlow, i dati possono essere estratti e utilizzati per donare al video una stabilizzazione davvero impressionante.

DJI Avata è disponibile in tre configurazioni principali: un'unità stand-alone al prezzo di 579€ e due diverse combo: il Pro-View Combo con DJI Goggles 2 (1.439€) e il più economico Fly Smart Combo con DJI FPV Goggles V2 (1.159€). Di seguito, una piccola clip di volo di DJI Avata a 4K @ 60 fps: