eBay, petizione contro le nuove imposte sulle vendite Web

eBay ha avviato una petizione per dire no alle nuove imposte sulle vendite online proposte dall'Unione Europea. Secondo il colosso le ricadute sarebbero gravi per le piccole imprese, ma anche per gli stessi consumatori.

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a cura di Alessandro Crea

L'Unione Europea ha allo studio una nuova normativa fiscale sull'IVA per quanto riguarda le vendite online. In pratica una Web Tax. Nel mirino ci sarebbe l'IVA inevasa di alcuni colossi del settore, tra tutti Amazon. A reagire però è stata eBay che ha avviato una petizione online, rivolgendosi direttamente agli utenti e invitandoli a sottoscrivere per dire no alla proposta.

Ma perché il consumatore dovrebbe immischiarsi in queste questioni? Per eBay è semplice: i consumatori ci rimetteranno perché ci rimetteranno soprattutto le piccole imprese. Con l'imposizione di nuove tasse sulle vendite online infatti secondo il colosso delle vendite le piccole aziende faticheranno a stare sul mercato.

Per una piccola impresa europea attualmente non soggetta all'obbligo di applicare l'IVA nel proprio paese basterebbe infatti superare un giro di affari di 10 mila euro su scala europea per incorrere nella nuova imposta.

WEB TAX

Questo farebbe aumentare i prezzi, andando a colpire secondo eBay anche i consumatori europei, in un momento in cui il proprio potere d'acquisto è già penalizzato. Molte piccole imprese potrebbero quindi decidere di esportare meno, minando la crescita economica favorita da Internet e diminuendo così le possibilità di scelta dei consumatori.

Di seguito vi riportiamo il testo della petizione, sottoscrivibile a questo indirizzo:

Noi sottoscritti, chiediamo all'Unione Europea di rivedere i propri propositi di riforma dell'IVA e di adottare le seguenti misure a protezione delle piccole imprese e dei consumatori europei:

  • Rinunciare all'introduzione di nuove imposte sulle vendite in area UE e sostenere le piccole imprese europee favorendo soglie IVA più elevate e armonizzate per le vendite a distanza.
  • Contribuire a contenere i prezzi mantenendo le attuali norme per le importazioni di valore esiguo da paesi non UE.
  • Ridurre il peso della burocrazia introducendo un database di riferimento per le piccole imprese europee, che faciliti loro l'individuazione dell'aliquota IVA corretta per i singoli prodotti nei vari paesi.