Foto di minori sui social? Maxi multe per i genitori

Con un'ordinanza il tribunale di Roma ha imposto a una donna di rimuovere dai social le foto del figlio minorenne, pena una maxi sanzione pecuniaria fino a 10mila euro.

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a cura di Alessandro Crea

Le campagne culturali, a quanto pare, non funzionano e i social continuano a essere pieni di genitori forse troppo orgogliosi che postano foto e video dei propri figli minorenni a tutto spiano. Se però non si riesce a sensibilizzarli attraverso concetti come privacy e protezione dei minori è possibile che risulti più efficace il timore di una maxi multa.

Lo scorso 23 dicembre infatti il Tribunale di Roma ha stabilito tramite ordinanza che non solo il giudice può ordinare la rimozione delle immagini dei minori postate sui vari social, ma può anche decidere di irrogare una multa salata, sotto forma di somma di denaro in favore dei figli danneggiati.

minori facebook

Tutto è nato dal caso di un sedicenne che ha chiesto tutela contro la madre che proprio non riusciva ad astenersi dal postare sue foto sui social, accompagnate da commenti. Il giudice - memore dell'articolo 96 della legge sul diritto d'autore che prevede che il ritratto di una persona non possa essere esposto senza il suo consenso, e del fatto che i minori godano di una tutela rafforzata grazie all'articolo 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo - ha dunque imposto al genitore di rimuovere le foto e non postare più nuovi contenuti sul figlio, pena una multa di 10mila euro.

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Come ricorderete il tema non è nuovo. Lo scorso novembre infatti il Tribunale di Mantova ha stabilito che i genitori possono postare foto dei figli minori sui social solo se c'è il consenso di entrambi. In quel caso infatti il giudice aveva stabilito che il comportamento tenuto dalla madre nei confronti dei figli minori integrasse "violazione della tutela dell'immagine, contemplata dall'articolo 10 del codice civile, della tutela della riservatezza dei dati personali, prevista dal Codice della privacy e della Convenzione di New York".

Questo tipo di provvedimenti è come sempre il benvenuto, ma noi continuiamo ad auspicare l'intervento del legislatore per la stesura di una legge quadro che stabilisca una normativa organica su un argomento delicato quanto ampiamente ignorato.