Conclusioni
Fujifilm ha inaugurato un filone d'oro con la Serie X che, a tutti i livelli, mostra ormai da diverso tempo prodotti interessanti, innovativi e qualitativamente molto validi.
Questa XF1 non fa eccezione, dimostrandosi una delle compatte più interessanti oggi sul mercato. Si confronta a pieno titolo con le migliori concorrenti destinate all'utenza premium, e lo fa forte di un sensore che rappresenta a oggi forse il miglior compromesso tra dimensioni e versatilità dell'ottica. Al crescere delle dimensioni del sensore, infatti, cresce sì la qualità complessiva, ma il design dell'obiettivo diventa anche più critico, e complessivamente non è detto che i pro superino i contro.
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La lista delle doti è lunga: realmente compatta e tascabile, risulta efficace e piacevole da utilizzare, molto reattiva a livello di autofocus, e offre una qualità d'immagine decisamente superiore alla media delle compatte, fino a sensibilità relativamente elevate.
 | Fujifilm XF1 | |
 | SanDisk Ultra Scheda di Memoria SDHC 16 GB |
Un aspetto apprezzabile di questa fotocamera è che si può usare a vari livelli, e si presta quindi sia per l'utilizzo spensierato in completo automatismo sia per l'utilizzo più "ragionato" in modalità manuale. In entrambi i casi, l'interfaccia utente risulta più che adeguata.
I difetti sono in generale riconducibili a quelli visti per gli altri modelli f/1.8 esaminati finora (i dati di targa delle rispettive ottiche sono in effetti quasi identici): la luminosità massima è disponibile solo alla massima focale grandangolare, poi cala rapidamente rendendo la fotocamera meno sfruttabile di quanto appaia dalle specifiche; lo zoom 4x, inoltre, non è il più versatile mai visto. Questi difetti sono comunque fisiologici della tipologia di prodotto - in 33 mm di spessore non si possono fare miracoli. Se solo fosse più rapida nella scrittura dei file sarebbe praticamente perfetta, ma già così la XF1 è una seria candidata al titolo di compatta dell'anno 2012/2013.
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Punti a favore
Nella Media
Punti a sfavore