Una rete in fibra da quasi 1200 Gbps

GARR-X Progress ha raggiunto l'obiettivo posto nel 2013: connettere con la fibra 300 sedi, tra università e centri di ricerca, senza contare le scuole.

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a cura di Dario D'Elia

Può fare una sintesi degli obiettivi raggiunti con il progetto GARR-X Progress?

Il principale risultato del progetto è stato quello di sviluppare e potenziare infrastrutture digitali nel Mezzogiorno, abbiamo ora una dorsale che arriva fino a 100 Gbps e che è superiore per capacità e tecnologia a quella disponibile nel resto dell'Italia, basti pensare che la capacità complessiva della rete (tra dorsale e collegamenti delle singole sedi) è passata da circa 200 Gbps a quasi 1200 Gbps.

GARR-X Progress

Il beneficio è stato in primo luogo per i ricercatori di queste regioni che ora possono contare su una connettività alla pari con gli altri paesi europei, sono state coinvolte circa 300 sedi tra università, enti di ricerca, istituti di cultura e scuole.

L'intervento realizzato apre opportunità ampie per tutto il territorio visto che abbiamo realizzato molti nuovi punti di presenza (PoP) e abbiamo esteso la capillarità della rete. Oggi nelle quattro regioni (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) possiamo contare su 24 PoP in 17 città. Ciò vuol dire che in alcuni casi il progetto ha funzionato da stimolo per gli operatori per investire in zone a fallimento di mercato dove altrimenti non sarebbe arrivata la fibra.

GARR-X Progress

In termini di risultati concreti ed immediatamente misurabili non possiamo non citare l'intervento fatto a favore delle scuole. Per il loro collegamento è stata dedicata una quota del progetto pari a circa 6,5 milioni di euro. Le scuole connesse in fibra ottica con collegamenti dedicati simmetrici e bidirezionali a 100 Mbps sono 130 (550 in tutta Italia, NdR.).

In alcuni casi sono state raggiunte scuole di provincia, ben distanti da un PoP della rete. È qui che si è avvertito più forte il nostro contributo a ridurre il digital divide. Inutile dire che l'azione è stata particolarmente apprezzata dalle scuole che hanno sperimentato da subito una connettività di altissimo livello con caratteristiche identiche a quelle delle università o dei grandi centri di ricerca.

Ad oggi il volume di traffico delle sole scuole si aggira sui 30 TByte al mese ed è in costante crescita, con picchi di traffico aggregato pari a 5Gbps.

Altra novità del progetto è stata la realizzazione di un'infrastruttura di calcolo e archiviazione distribuita che permette di rilasciare servizi con altissima affidabilità ed elevate prestazioni come se si trattasse di un unico datacenter. Il sistema conta cinque siti in altrettante città, 8448 CPU virtuali e 10 PByte di spazio storage.