Google Art Project ospita ora anche i musei capitolini, che si aggiungono alla Galleria degli Uffizi di Firenze e a 151 musei in tutto il mondo mondo. Il colosso della Rete ha digitalizzato oltre 30.000 opere d'arte e le ha rese disponibili online, in circa un anno.
L'aggiunta dei musei romani è stata ufficializzata ieri con una conferenza stampa, e oggi è possibile ammirare online 152 opere di 80 artisti senza muoversi da casa. L'emozione non è certo la stessa che si vive andandoci di persona, ma si tratta senz'altro di un'esperienza entusiasmante, soprattutto per i molti che non avranno mai la possibilità di viverla di persona.
Leda e il Cigno, dai Musei Capitolino a Google Art Project
Il visitatore virtuale può semplicemente navigare tra le opere, e per ognuna apprezzarne le immagini ad altissima risoluzione sul proprio PC. È poi possibile visitare virtualmente i musei, con la stessa tecnica usata da Google Street View. In ogni momento è possibile condividere ciò che si sta osservando sui Google+, Facebook o Twitter (al primo è concesso un po' più di visibilità ), oppure aggiungere un'opera alle proprio gallerie personalizzate. In alcuni casi sono disponibili anche video e informazioni di approfondimento.
Alcune opere infine sono disponibili in "Gigapixel", per apprezzarne anche i più piccoli dettagli. Per quanto riguarda i Musei Capitolini al momento questa possibilità riguarda l'Annunciazione del Garofalo, mentre per gli Uffizi è stata scelta la Venere di Botticelli.
Purtroppo il sito non è velocissimo (linea 20 Mbps, Google Chrome 17, Wi-Fi 5 GHz) e la compatibilità con tablet e smartphone non è delle migliori. I dati da caricare sono molti, e già così il risultato è stupefacente, ma chi non ha condizioni ideali non potrà goderselo come merita.
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Se si pensa ai milioni di persone in tutto il mondo che non avranno mai la possibilità di vedere dal vivo alcune delle migliori opere mai prodotte dall'Uomo, è facile capire l'importanza e la portata di questo progetto. GoogleArtProject in qualche modo riesce davvero a rendere l'arte un bene universale; iniziative come queste ci fanno sentire grati per l'esistenza di Internet e delle tecnologie su cui è costruita la rete.