Pag 2

Google sta sviluppando un nuovo sistema di personalizzazione pubblicitaria, capace di analizzare l’audio televisivo e proporre contenuti online correlati.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

I media tradizionali normalmente forniscono una quantità limitata di contenuti a molte persone. Il Web, invece, è in grado di fornire una quantità di informazioni più articolata, magari di grande interesse per pochi”, si legge sul blog di Google.

Ogni campione audio catturato dalla televisione ha un unico pattern, come un’impronta digitale, che può essere archiviato in un database. La loro individuazione permette di comprendere quale sia la trasmissione correlata e attivare in seguito campagne promozionarie online che condividono la stessa area di interesse. Gli inserzionisti di Google, in questo modo, potrebbero raggiungere consumatori specifici, come già avviene con i link sponsorizzati, frutto delle ricerche online.

Potremo realizzare contenuti specifici riguardanti magari gli attori presenti in un film in visione o mostrare le mappe dei locali di una città dove è ambientato un telefilm”, hanno confermato Michele Covell e Shumeet Baluba. La “mass personalisation” permetterà anche ai telespettatori di condividere le proprie esperienze su siti di social networking. I fan di alcune serie potranno chattare in real time mentre guardano lo show. Altre applicazioni integrate potrebbero permettere la creazione di database video.

Insomma, potenzialmente si tratta di una rivoluzione mediatica in grado di trasformare finalmente la TV in una soluzione bi-direzionale, quindi veramente interattiva. Ma non solo; si aprirebbero le porte all’interazione sociale e culturale. Questa volta con una rediviva televisione al centro di ogni dibattito.