Fatevi catturare da questa immagine, è abbagliante e talmente bella da sembrare un'opera d'arte, in realtà è una ricostruzione grafica a cui hanno lavorato gli scienziati della NASA. La foto di base è vera, catturata sabato 12 marzo dal Solar Dynamics Observatory (SDO), mentre le linee del campo magnetico sono state create con l'aiuto del computer in base al modello PFSS (Potential Field Source Surface).
Per la precisione, la foto mostra la superficie della nostra stella vista negli ultravioletti, una lunghezza d'onda invisibile ai nostri occhi e che nell'immagine è stata "sostituita" con il colore giallo. Le linee che rappresentano il campo magnetico sono state create basandosi sulle misurazioni fornite dalla sonda stessa nell'ultimo periodo, e se guardate bene noterete che sono in maggior numero in vicinanza delle macchie superficiali più luminose, che identificano le regioni magneticamente più attive.
I funzionari della NASA hanno spiegato che "la complessa sovrapposizione delle linee può insegnare molto agli scienziati circa il modo in cui di magnetismo del Sole cambia in risposta al movimento costante sopra e sotto alla superficie".
I brillamenti e altre forme di attività solare possono avere effetti collaterali sulla Terra. Ad esempio, possono scatenare tempeste geomagnetiche che possono mandare temporaneamente in blackout le reti elettriche, interrompere le comunicazioni radio e la navigazione satellitare. Per questo gli scienziati stanno lavorando per avere una conoscenza più approfondita del campo magnetico complesso e sempre mutevole del Sole.
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È proprio questo l'obiettivo principale della missione SDO lanciata a febbraio 2010. Le immagini ad alta definizione di SDO aiutano i ricercatori a capire come sia prodotto e strutturato il campo magnetico del Sole, e grazie a questa informazione dovrebbero capire meglio l'attività solare e riuscire a prevederne alcuni fenomeni.