Guardiamoci in casa

Chi ha detto che la ricerca non serve a niente? Ecco le 20 ricerche e investimenti scientifici del passato che usiamo tutti i giorni e di cui non potremmo fare a meno.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Guardiamoci in casa

Le cromature per i rubinetti che non trattengono germi e sporcizia derivano dalle tecnologie NASA sviluppate per la ISS, così come i filtri dei rubinetti. Lo stesso vale per i sistemi d'illuminazione a diffusione, che originariamente sono stati studiati per le navicelle spaziali. Anche il dentifricio, che non è tossico se ingerito, nasce dal problema che hanno gli astronauti di non poterlo sputare una volta lavati i denti.

Passiamo poi al termometro a infrarosso, quello che misura la temperatura corporea dall'orecchio: era stato progettato per misurare per esempio la temperatura del suolo marziano, montato su apposite sonde.

Parliamo poi degli utensili a batteria: Black&Decker fu la prima a sviluppare, su commissione della NASA, un trapano a batteria per poterlo usare nello Spazio. Adesso noi usiamo decine di elettrodomestici che funzionano senza bisogno della presa di corrente. Anche per quanto riguarda vernici e materiali isolanti, la maggior parte delle tecnologie arriva dalla necessità di isolare termicamente gli abitacoli delle navicelle spaziali. Si tratta sia di materiali solidi, sia di vernici.

Ringraziamo Alberto Milani del Centro Geofisico Prealpino e l'Osservatorio Schiaparelli di Campo dei Fiori.