Gli smartphone HTC potrebbero essere ritirati dal commercio in Germania proprio a ridosso del periodo natalizio. Il problema sarebbe ancora una volta legato ai brevetti, e in particolare a una causa intentata nel febbraio del 2009 dall'azienda tedesca IPCom per la violazione di un brevetto relativo alla tecnologia UMTS 3G. HTC era stata condannata, e avrebbe dovuto sottostare a un blocco delle vendite. La sentenza era stata sospesa in seguito all'appello di HTC.
Gli smartphone HTC rischiano di essere bloccati in Germania
La scorsa settimana HTC ha ritirato l'appello perché nel frattempo il primo brevetto di IPCom non era stato ritenuto valido. Il passo indietro di HTC ha fatto gridare vittoria a IPCom, che ha ritenuto di aver vinto, in quanto l'ingiunzione di blocco non è mai stata cancellata. Bernhard Frohwitter, numero uno di IPComm, ha infatti dichiarato che "intende fare sì che l'ingiunzione di blocco sia esecutiva nel più breve tempo possibile".
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In realtà sembra che si tratti di una interpretazione discutibile dal punto di vista legislativo. HTC reputa che l'appello non avesse più alcun senso in virtù del fatto che non era stata confermata la validità del brevetto in tribunale.
Non è dello stesso avviso l'esperto di brevetti Florian Mueller, che ricorda come ci siano altri due brevetti in gioco, aggiunti successivamente. Secondo Mueller, HTC avrebbe avuto paura dell'imminente sentenza riguardante su queste proprietà intellettuali e avrebbe fatto una mossa calcolata per avere la possibilità di chiudere definitivamente la questione con IPComm, staccando un lauto assegno.
La Germania è uno dei più grandi mercati smartphone in Europa, e l'eventuale blocco arriverebbe in un momento cruciale in cui HTC si sta sforzando per mantenere la sua posizione nel mercato globale. Alla fine del mese scorso, HTC aveva avvertito che le sue entrate rischiavano di ridursi dell'8 percento nel trimestre ottobre-dicembre, ma la scorsa settimana la stima è ulteriormente aumentata a causa dell'agguerrita concorrenza di Samsung e Apple.