I batteri illuminano casa nostra gratis grazie alla spazzatura

Philips ha trovato il modo per creare luce dai batteri luminescenti alimentati con il metano generato dalla decomposizione dei rifiuti domestici. L'illuminazione non è pari a quella delle lampadine a incandescenza, ma non costa nulla e il sistema funziona a tempo indeterminato.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Philips sta sviluppando un progetto basato sul concetto di bio-luce, incentrato sull'uso di batteri bioluminescenti alimentati con metano e materiali composti per produrre una luce soffusa verde, simile a quella emessa dalle lucciole.

Le lampadine ecologiche così ottenute potrebbero essere impiegate per illuminare in modo ecologico gli ambienti domestici al posto delle dispendiose lampadine a incandescenza o di quelle a basso consumo energetico.

La luce verde generata con batteri bioluminescenti

Il metodo ideato dall'azienda olandese prevede che i batteri siano stipati in pareti di vetro di varie forme e dimensioni, collegate a una fonte di cibo tramite sottili condutture in silicio. Il menù dei batteri è il gas metano, ottenuto dalla conversione ecologica dei rifiuti umidi domestici e conservato in un serbatoio da cui il sistema attinge per dosare la corretta quantità di alimentazione.

La luce prodotta dai batteri, o luminescenza, è priva di calore e ha una colorazione simile alla chemiluminescenza generata dai bastoni in plastica che contengono luminolo, colorante fluorescente e perossido di idrogeno. La differenza rispetto a questi prodotti, spesso usati dai bambini per giocare, è che il sistema di Philips non si serve di componenti chimici ma di energia biologica al cento per cento, e per la precisione dell'enzima luciferasi e del suo substrato, luciferina, per generare luce.

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L'altro vantaggio del progetto olandese è che sfrutta batteri vivi che possono fornire luce a tempo indeterminato, ammesso che non venga interrotto il loro sistema di alimentazione. Con questa soluzione Philips non si propone di creare una banale lampadina, ma una vera e propria casa microbica con un sistema naturale di illuminazione basato, appunto, sui processi biologici.

Il progetto di Philips si basa sul riciclo dei rifiuti umidi domestici

Il produttore ammette che la luce prodotta non è ancora sufficiente per sostituire completamente quella artificiale, ma è senza dubbio un tentativo di approcciare in modo naturale al problema dell'illuminazione, prendendo spunto dalle lucciole e dalle creature marine.

Nell'ambito dello stesso progetto Philips sta studiando il modo per ottenere un'illuminazione ecologica in qualsiasi situazione, comprese le luci sui gradini, i segnali per le uscite di emergenza, i lampeggianti sui cordoli stradali e l'illuminazione notturna di strade e autostrade.