Il CEO di Korea Exchange vuole l'istituzionalizzazione delle criptovalute

La Corea sta sviluppando fortemente il settore crittografico, così l'amministratore delegato di Korea Exchange, ha esortato il governo a preparare un'infrastruttura istituzionale adatta.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Sohn Byung-doo, amministratore delegato di Korea Exchange, ha esortato la Corea del Sud a preparare un'infrastruttura istituzionale poiché le risorse virtuali sono diventate una delle principali risorse di investimento nel Paese.

Nel suo discorso alla Global ETP Conference del 2021, Sohn Byung-doo, amministratore delegato di Korea Exchange, ha insistito sul fatto che "il mercato degli asset virtuali non è diverso dal mercato dei capitali in quanto deve essere sostenuto dalla protezione degli investitori e dalla stabilità delle transazioni", ed ha insistito molto sulla necessità da parte della Corea del Sud di preparare un'infrastruttura istituzionale poiché le risorse virtuali sono diventate una delle principali risorse di investimento nel Paese. Il capo di KRX ha richiamato l'attenzione sul numero di investitori crittografici nel Paese (5 milioni) e su come il volume degli scambi giornalieri nel mercato crittografico coreano sia vicino a quello del mercato azionario.

Sohn ha rivelato che il volume giornaliero degli scambi nel mercato coreano degli asset virtuali è di circa 14 trilioni di won coreani (circa 12 miliardi di dollari), mentre il KOSPI (Korea Composite Stock Price Index) rivela che il mercato azionario ha gestito oltre 19 trilioni di won (circa 16,1 miliardi di dollari) il 30 novembre. Il volume degli scambi giornalieri del mercato degli asset virtuali ha superato quello del KOSPI a marzo e di nuovo a settembre di quest'anno.

Attualmente, la Corea del Sud classifica le criptovalute come beni immateriali, come software per computer o brevetti, e prevede di tassare i guadagni crittografici come altri redditi, dove il profitto si verifica a casaccio come nelle vincite della lotteria.