La bambola e il robot spiano i bambini? Brividi in Europa

Le associazioni europee di tutela dei consumatori hanno lanciato l'allarme: My Friend Cayla e i-Que, giocattoli connessi prodotti da Genesis Toys, mettono a rischio la privacy dei loro piccoli proprietari a causa delle proprie connessioni a Internet e di scarsa cura della sicurezza.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Natale è tempo di regali, soprattutto per i più piccoli, ma come genitori bisognerebbe sempre riflettere su quello che si regala ai nostri figli, per non esporli a rischi inutili. In questi giorni ad esempio BEUC, l'associazione europea dei consumatori, ha puntato il dito contro due prodotti in particolare, la bambola "my friend Cayla" e il "robot intelligente i-Que", entrambi prodotti da Genesis Toys e dotati di tecnologia Nuance per il riconoscimento vocale.

q 100

In vendita attorno ai 70 euro, i due giocattoli integrano infatti un microfono, un altoparlante e un modulo per la connessione Internet: i comandi vocali necessari per interagire con essi sono infatti necessariamente processati da remoto, tramite la connessione a dei server, ma a causa di una scarsissima attenzione alla sicurezza espongono a rischi elevati la privacy dei piccoli proprietari. Non è un caso infatti se di essi BEUC ha detto che "sono miseramente carenti in termini di tutela dei diritti di base dei consumatori, della sicurezza e della privacy".

A lanciare l'allarme inizialmente l'allarme è stata un'associazione norvegese dei consumatori che, analizzando le prestazioni tecniche di questi "giochi connessi" ha per prima rilevato "rischi gravi per i diritti alla privacy e alla sicurezza dei bambini". Inoltre, leggendo i termini di servizio accettati dall'acquirente all'acquisto, emergono dettagli poco rassicuranti. Nuance ad esempio ha la libertà di sfruttare le registrazioni delle frasi pronunciate dai bambini, cedendo le informazioni a terze parti senza alcuna limitazione, al fine di proporre pubblicità mirate. Sulla base di questo studio ora le organizzazioni dei consumatori europee e statunitensi stanno preparando denunce alle autorità nazionali per la violazione delle norme di tutela dei consumatori.

"I bambini sono particolarmente vulnerabili e hanno diritto a prodotti e servizi che ne salvaguardino la sicurezza e la privacy", ha spiegato Monique Goyens, direttore generale di BEUC. "Finche' i produttori di giochi non prenderanno sul serio questi temi, questi giocattoli connessi a Internet non saranno adatti ai bambini. l'aumento di questi giocattoli digitali rende il compito delle autorità di sorveglianza sempre più difficile, e necessaria la cooperazione con le associazioni".