La Fisica che ha fatto la storia? Ecco dove nasce

I convegni del '900 hanno riunito i più grandi fisici di tutti i tempi e creato la situazione ideale per uno scambio di idee proficuo e costruttivo. Ripercorriamoli insieme in questo libro molto piacevole.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Che cosa succede quando le più grandi menti del mondo della Fisica si incontrano? È questo che propone il breve libro che vi propongo oggi: "Dove nasce la nuova fisica" di Gabriella Greison, laureata in fisica nucleare e scrittrice.

Tutto parte da una foto in bianco e nero che l'autrice vide ai tempi del liceo e che ritraeva i più grandi uomini e donne della Fisica del secolo scorso, nella foto ricordo di un convegno: c'erano Dirac, Pauli, Heisenberg, Bohr, Einstein, Curie, Plank.71zlUi5bttL

A vederla provo un po' di invidia per chi l'ha scattata e ha potuto trovarsi in mezzo a queste persone davvero speciali, che con le loro idee hanno dato vita alla Fisica moderna. La foto campeggia sulla copertina del libro ed è per questo che l'ho scelto. Non mi aspettavo un'opera magna sui loro lavori, ma un approccio diverso alla Fisica, e ho trovato proprio quello che cercavo.

Greison parte dai grandi convegni di Fisica, come quello di Bruxelles del 1911, dove per parafrasare il libro "tutta la scienza è stata in un solo posto", per spiegare come nascono le nuove idee e come si sviluppano, e a cosa può arrivare l'uomo quando la sua unica preoccupazione è progredire. Senza ipocrisia e con la massima onestà intellettuale, con quella sana competizione che passa per il dialogo e per il riconoscimento delle idee altrui per la parte che si considera condivisibile.

Quello che propone l'autrice in questo libro molto sintetico è un punto di vista diverso dal solito, che fa conoscere il carattere dei grandi della Fisica, la loro capacità comunicativa, la loro influenza all'interno del gruppo e gli equilibri che regolavano un mondo che esplodeva di idee.

1911 Solvay conference
Riconoscete qualcuno?

Un libro consigliabile a tutti perché è un racconto piacevole di cui un lettore inesperto non coglierà molti suggerimenti fra le righe, ma apprezzerà la scorrevolezza. Un appassionato invece scoprirà un aspetto nuovo che va al di là delle formule e delle teorie, e arriva dritto all'uomo. In ogni casi ci si arricchisce di un esempio notevole di persone di idee, nazionalità ed estrazione sociale diversa, che accomunate da un unico obiettivo positivo riescono a lavorare insieme e a condividere quello che è il loro patrimonio intellettuale.

Un esempio che ancora oggi la Scienza ci dà in molti scenari (uno su tutti il CERN) in cui sono protagonisti gruppi di lavoro eterogenei che vanno avanti a prescindere dalle questioni politiche, militari e religiose. E da cui troppi dovrebbero imparare a prendere esempio.

"Che queste basi mal sicure e contraddittorie bastassero a un uomo coll'istinto e accuratezza unici di Bohr a scoprire le leggi fondamentali delle righe spettrali, delle orbite elettroniche negli atomi e perfino la loro importanza per la chimica, mi sembrò allora un miracolo e tale mi sembra ancor oggi".