L'IA può predire cosa digitiamo su una tastiera semplicemente ascoltandoci.

Una ricerca svolta da un gruppo universitario ci mostra come un'IA possa predire i tasti che premiamo su una tastiera.

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a cura di Andrea Maiellano

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Un gruppo di scienziati dell'Università di Cornell, guidato da Joshua Harrison, Ehsan Toreini e Maryam Mehrnezhad, ha recentemente condiviso i risultati di una ricerca innovativa che getta luce sulla capacità dell'intelligenza artificiale di interpretare le pressioni dei tasti delle tastiere, semplicemente attraverso l'analisi del suono.

Nel loro studio dettagliato, i ricercatori hanno esaminato in che modo sia necessario registrare le pressioni dei tasti, al fine di addestrare un modello di IA che sia in grado di predire, con una notevole precisione, cosa venga effettivamente digitato sulla tastiera.

Grazie all'utilizzo di numerosi dati sulla pressione dei tasti, il team ha ottenuto un gradi di affidabilità decisamente impressionante, raggiungendo un'accuratezza del 95% nel predire le digitazioni. Un valore che è calato leggermente (93%) esclusivamente nel momento in cui il gruppo di ricerca ha utilizzato Zoom per addestrare l'IA.

È importante notare, però, che questo sistema non funziona semplicemente posizionando un microfono di fronte a una tastiera ma richiede un addestramento specifico con determinati riferimenti che stabiliscano a quale carattere corrisponda, ciascuna pressione di un tasto. Al netto della metodologia, però, questo addestramento può essere svolto localmente, attraverso un comune microfono, o in remoto tramite applicazioni quali Zoom, che registrano l'audio delle pressioni dei vari tasti.

Nel corso della dimostrazione del progetto, i ricercatori hanno utilizzato un MacBook Pro, premendo ogni tasto 25 volte, per un totale di 36 tasti. Questi dati sono stati la base su cui il modello di intelligenza artificiale ha imparato a riconoscere a quale carattere corrispondesse uno specifico suono dato dalla pressione. L'analisi delle sottili differenze nelle forme d'onda generate dalle registrazioni, ha consentito al modello di riconoscere con sorprendente precisione ogni singolo tasto.

Nonostante questa nuova possibilità rappresenti una prospettiva interessante per il futuro, non è immune da punti deboli. I ricercatori hanno segnalato che esistono misure per mitigare l'accuratezza del sistema, come ad esempio modificare lo stile di digitazione. La digitazione "touch", ad esempio, ha ridotto l'accuratezza del riconoscimento delle pressioni dei tasti dal 64% al 40%, inoltre, l'introduzione di fonti di rumore esterne possono creare confusione nell'input, generando dei risultati falsati e poco accurati.

Se desiderate approfondire ulteriormente i risultati della squadra di ricerca, vi invitiamo a consultare il documento PDF ufficiale che espone nel dettaglio tutti i protocolli di studio e le scoperte effettuate nel corso della ricerca.