L'IA scopre un nuovo super antibiotico, batte anche i batteri resistenti

La resistenza agli antibiotici è uno dei grandi mali del nostro tempo, ma l’IA potrebbe essere la risposta che stiamo cercano.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e della McMaster University hanno fatto una scoperta promettente nel campo della lotta contro le infezioni batteriche resistenti ai farmaci. Utilizzando l'intelligenza artificiale, hanno identificato un nuovo antibiotico potenziale in grado di combattere l'Acinetobacter baumannii, un batterio noto per la sua resistenza agli antibiotici e responsabile di molte infezioni negli ospedali.

L'Acinetobacter baumannii è una minaccia significativa per la salute umana, in particolare per i pazienti ospedalizzati e i soldati feriti. Può causare polmonite, meningite e altre infezioni gravi, ed è diventato sempre più resistente ai trattamenti antibiotici esistenti.

Ancora più importante del singolo batterio, tuttavia, il punto chiave è proprio la resistenza agli antibiotici. Si tratta di un problema piuttosto serio che riguarda sia gli essere umani sia, soprattutto, gli animali da allevamento. Secondo alcuni è uno tra i grandi mali del nostro tempo, e chissà che un’altra grande minaccia - l’Intelligenza Artificiale appunto - possa essere la soluzione.

Il team di ricerca ha utilizzato un algoritmo di intelligenza artificiale addestrato per valutare l'efficacia di migliaia di composti chimici nel bloccare la crescita dell'Acinetobacter baumannii. Dopo un'attenta analisi, hanno identificato un antibiotico promettente chiamato abaucina. Questo composto ha dimostrato di essere altamente efficace nell'uccidere l'Acinetobacter baumannii, ma non ha avuto effetto su altre specie batteriche resistenti ai farmaci come Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus.

Ciò che rende l'abaucina particolarmente interessante è la sua azione a spettro ristretto. Ciò significa che mira specificamente all'Acinetobacter baumannii senza danneggiare i batteri benefici che vivono nel corpo umano. Questa caratteristica riduce il rischio che l’uso dell’antibiotico finisca per innescare un aumento della resistenza agli antibiotici.

Questa scoperta è un importante passo avanti nella ricerca di nuovi antibiotici e dimostra il potenziale dell'intelligenza artificiale nell'accelerare e ampliare la scoperta di nuovi farmaci. I ricercatori sperano ora di ottimizzare ulteriormente l'abaucina per l'uso clinico e di utilizzare il medesimo approccio per identificare potenziali antibiotici per altre infezioni resistenti ai farmaci.

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