Sebbene in diretta competizione con Konica Minolta A2, Sony F828, Canon PowerShot Pro 1 e altre ancora, l'Olympus C-8080 si differenzia per un obbiettivo dalla portata inferiore. Nonostante questa evidente mancanza, la bridge di fascia alta di Olympus batte sonoramente le rivali grazie all'eccezionale controllo del rumore, ossia quei disturbi dell'immagine causati dall'alta densità degli elementi fotosensibili sul sensore. È comunque da considerare che le ottiche 28-140mm, pur essendo inferiori come portata a quelle 28-200mm delle concorrenti, sono sufficienti per la maggior parte degli utilizzi. In questi tempi di "inflazione" di pixel pare forza maggiore averne almeno 8 milioni, che consentono stampe su formati A3 e superiori.
Ancora una volta, non possiamo fare a meno di confrontare bridge e reflex e per l'ennesima volta non abbiamo cambiato idea. Nonostante arrivino anche a costare più di una reflex digitale di fascia bassa, queste fotocamere bridge non possono essere considerate "migliori", vuoi per qualità dell'immagine o per facilità d'uso e maneggevolezza. Comunque le bridge hanno un loro mercato, basato sui prosumer e sui fotografi amatoriali (più o meno informati), o anche su quei professionisti che vogliono alta risoluzione da una fotocamere versatile e facile da controllare. La scelta di una fotocamera bridge piuttosto che una reflex rimane una questione di attitudine del fotografo.
In termini puramente oggettivi, dobbiamo dire che i produttori hanno fatto dei balzi avanti per quanto riguarda costruzione, finitura e qualità complessiva degli apparecchi bridge e che ora offrono prodotti incredibili. Nonostante alcuni difetti esasperanti, l'Olympus C-8080 è una degna rappresentante della sua categoria.