Mediaset Premium come HULU, Piersilvio traccia la rotta

Mediaset Premium è destinata a cambiare pelle, almeno secondo i piani Mediaset 2020 che saranno svelati oggi agli investitori inglesi. Si parla si un servizio gratuito simile a HULU.

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a cura di Dario D'Elia

Mediase Premium potrebbe diventare una sorta di Hulu, la piattaforma streaming statunitense specializzata in film e spettacoli televisivi in diretta.A prescindere dalla querelle con Vivendi il piano 2020 di Cologno Monzese - che sarà svelato oggi a Londra da Piersilvio Berlusconi - sembra indicare un repentino cambio di rotta.

Nessuna sfida contro Netflix o Sky Now, bensì un'offerta gratuita basata sulla pubblicità. Appunto, come nella prima fase di espansione di Hulu - dalla scorsa estate è solo a pagamento.

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Piersilvio Berlusconi

D'altronde per tenere botta sul fronte tradizionale c'è già Infinity. Mediaset Premium potrebbe anche offrire un servizio agli editori che non hanno strutture o modalità di distribuzione online per contenuti a pagamento. Insomma, Mediaset sarebbe pronta a siglare partnership con chiunque. Si pensi ad esempio ai recenti contratti siglati con Studio 71, Prosiebensat e la francese Tf1.

La Repubblica anticipa che l'intera pay-TV verrà messa sul mercato, "aprendone le frequenze digitali ad altri operatori". L'obiettivo è di trasformare l'attività in una fonte di ricavo e non solo di costi - i 600 milioni di euro spesi per i diritti della Champions sono ancora una spina nel fianco. Il buon esito del piano 2020 dovrebbe consentire un utile operativo di 468 milioni di euro.

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HULU

Il problema, come fanno notare gli addetti ai lavori, è che senza la risoluzione del contenzioso con Vivendi non c'è margine di manovra. I francesi, considerata la quota azionaria detenuta, potrebbero mettere il veto ad azioni straordinarie (come il piano 2020).

L'unica speranza è che l'AGCOM completi l'istruttoria sul caso Mediaset-Vivendi congelando il diritto di voto dell'azienda di Bolloré oppure che si giunga a un accordo accettabile.

L'ultima indiscrezione riguarderebbe la possibilità di uno scambio tra azioni Mediaset contro titoli di Telecom Italia, ma difficilmente la famiglia Berlusconi potrebbe accettare di abbandonare il mondo delle televisioni per quello delle telecomunicazioni.