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a cura di Elena Re Garbagnati

Il 18 ottobre la missione europea BepiColombo decollerà alla volta di Mercurio, il pianeta più vicino a Sole e meno esplorato del Sistema Solare interno. Consisterà in due sonde orbitanti che avranno l'obiettivo di studiare e capire la composizione, la geofisica, l'atmosfera, la magnetosfera e la storia di Mercurio.

In particolare, saranno attivi il Mercury Magnetospheric Orbiter realizzato dall'Agenzia aerospaziale giapponese (JAXA) con il compito di studiare il campo magnetico del pianeta e la magnetosfera, e orbiterà a qualche migliaio di chilometri di distanza dalla superficie. Il Mercury Planetary Orbiter invece è realizzato dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stato assemblato dalla torinese Thales Alenia Space e avrà il compito di analizzare la superficie e la composizione e l'interno del pianeta, facendo uso di due strumenti ottici PHEBUS e SIMBIO - SYS, quest'ultimo nato da un'idea italiana e realizzato in Italia.

Uno dei moduli di BepiColombo in orbita attorno a Mercurio

Uno dei moduli di BepiColombo in orbita attorno a Mercurio

Se non vedete l'ora di vedere le foto che scatteranno gli strumenti di Bepi Colombo e leggere delle sue scoperte, sappiate che dovrete portare pazienza, perché la missione arriverà su Mercurio nel 2025. Il motivo di tanta attesa è che è difficile da raggiungere e l'orbita da seguire richiede una complessa traiettoria che richiede sei o sette anni di tempo. In confronto, è molto più sempre arrivare su Marte.

mercurio

Mercurio


Tom's Consiglia

Se i pianeti del Sistema Solare vi affascinano, leggete il libro Conoscere, Capire, Esplorare Il Sistema Solare di Daniele Gasparri